La Cassazione ha confermato la condanna all'ergastolo per Paolo Bellini: fu lui a piazzare la bomba, o parte di essa, della strage di Bologna
Sembra essersi chiusa definitivamente la lunghissima storia processuale sulla strage di Bologna, con la Cassazione che nella giornata di oggi – martedì 1 luglio 2025 – ha confermato in via definitiva l’ergastolo per Paolo Bellini, ex esponente di Avanguardia Nazionale che secondo i giudici di tutti e tre i gradi di giudizio partecipò attivamente a quel famosissimo attentato del 1980 in cui morirono 85 persone e ne rimasero ferite più di 200.
Di fatto, secondo i tribunali che in questi anni si sono riuniti per decidere sulla sorte di Paolo Bellini non ci sarebbe alcun dubbio che si tratti del cosiddetto “quinto uomo” dietro alla strage di Bologna, rientrando a pieno titolo tra gli esecutori materiali assieme a personaggi (tutti già condannati definitivamente per il loro ruolo nella strage di Bologna) come Giusva Fioravanti, Francesca Mambro, Luigi Ciavardini e l’ex NAR Gilberto Cavallini, quest’ultimo condannato solamente lo scorso gennaio dalla Cassazione.
Strage di Bologna: la Cassazione conferma le condanne per Paolo Bellini, Piergiorgio Segatel e Domenico Catracchia
Già la corte d’Appello – e qui trovate tutti i dettagli – aveva accolto a pieno titolo la tesi del primo grado di giudizio sulla strage di Bologna, riconoscendo che Paolo Bellini fu fondamentale per “trasportare, consegnare e collocare quantomeno parte dell’esplosivo“, oppure anche solamente per fornire supporto logistico agli attentatori; sottolineando che qualunque fosse il suo effettivo ruolo, agì nella “piena consapevolezza” che di lì a poco sarebbe esplosa una bomba in un luogo affollatissimo di turisti e cittadini.
Complessivamente, peraltro, è utile ricordare che Paolo Bellini fu collocato sulla scena della strage di Bologna da un video girato da un turista nel quale venne impresso – e l’identificazione fu fatta anche dall’ex moglie – nella calca di curiosi che stavano cercando di capire cosa fosse successo; mentre resta fermo il fatto che nei primi interrogatori resti, l’ex Avanguardia Nazionale confezionò anche un alibi che lui stesso smentì pochi mesi più tardi.
Oltre al ruolo di Bellini, con la medesima sentenza la Cassazione ha anche confermato le condanne per l’ex capitano dei Carabinieri Piergiorgio Segatel e per Domenico Catracchia, accusati entrambi (a vario titolo) di depistaggio e false informazioni riguardo la strage di Bologna e condannati rispettivamente a 6 e 4 anni di reclusione; mentre, come dicevamo prima, è di solo poco meno di sei mesi fa la condanna definitiva per l’ex NAR Gilberto Cavallini che avrebbe partecipato alla strage di Bologna in qualità di “quarto uomo”, tra gli esecutori materiali.