Olindo Romano e Rosa Bazzi sono colpevoli? La richiesta di revisione del processo sulla strage di Erba avanzata dal sostituto procuratore generale di Milano, Cuno Tarfusser ha riaperto gli scenari, evidenziando i dubbi sulle prove che hanno portato alla condanna all’ergastolo dei due coniugi per gli omicidi di Raffaella Castagna, Youssef Marzouk, Paola Galli e Valeria Cherubini: tra queste c’è anche la testimonianza di Mario Frigerio, unico sopravvissuto.
Il marito della quarta vittima, a cui è stata dall’aggressore parzialmente recisa la gola e che ha subito un’intossicazione da monossido di carbonio, come ricostruito a Quarto Grado, rilasciò la sua prima versione dei fatti il 15 dicembre 2006, quattro giorni dopo la strage, nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Sant’Anna di Como, al pm Simone Pizzotti. “Eravamo in casa a guardare la televisione, all’improvviso abbiamo sentito gridare. L’uomo che mi ha aggredito non parlava. Era scuro di carnagione, olivastro”, ha raccontato. La registrazione è di circa 10 minuti. Al minuto 3,34 Mario Frigerio pronuncia delle parole che nell’audio risultano poco comprensibili e che nessuno gli chiese di ripetere. È per questo motivo che la cassetta è una delle prove più discusse del caso.
Strage di Erba, dubbi su audio testimonianza Frigerio: le parole incriminate
Le parole confuse contenute nell’audio della testimonianza di Mario Frigerio sulla strage di Erba, secondo il pm Massimo Astori, che sostiene l’accusa, sarebbero rappresentate il primo momento in cui il testimone fa il nome di Olindo Romano. È impossibile, invece, secondo la difesa, perché ancora in quel momento non aveva memoria di chi fosse il suo aggressore. Soltanto cinque giorni dopo, infatti, il maresciallo Luciano Gallorini avrebbe fatto mettere a verbale che “alla domanda se potesse il suo aggressore essere Romano Olindo, lo stesso riferiva di non poterlo escludere”.
Quarto Grado ha in tal senso chiesto un parere tecnico a Marco Perino, perito fonico delle Procure. “Dopo aver filtrato e trascritto l’audio, confrontando sia quello originale che quello amplificato, per evitare dei condizionamenti, ho creato un file di ascolto con i sottotitoli. Facendo così, posso indurre il mio cervello a sentire ciò che nella realtà con l’orecchio non sento. L’esito è che Mario Frigerio affermò ‘perché è stato Olindo’, lo dico con basso grado di certezza ma comunque con la consapevolezza che lo trascriverei”. L’esperto, inoltre, ha evidenziato delle ulteriori novità. “Analizzando l’audio, nella trascrizione della perizia di allora, è stato scritto che il testimone affermò ‘È stato un uomo con occhi neri come Olindo e abbastanza grosso’, ma io ‘come Olindo’ non lo sento. Sentò ‘occhi neri molto piccoli’”, ha concluso.