A Sulmona una 12enne è stata violentata e filmata durante gli abusi: quando ha trovato i video su WhatsApp ha denunciato un 14enne e un 18enne

È un caso dai contorni ancora da definire quello che ci raccontano le cronache di Sulmona – piccolo comune alle porte di L’Aquila – e che vede un 12enne abusata più volte da due ragazzi che considerava amici, ricattata affinché la spirale di violenze potesse continuare e – infine – vittima di “revenge porn” quando i video degli abusi hanno iniziato a circolare in alcune chat su WhatsApp: un caso sul quale, ovviamente, stanno indagando gli inquirenti di Sulmona e che ha per protagonisti ragazzini giovanissimi che ora rischiano pene pesantissime.



Partendo dal principio, ciò che sappiamo della vicenda di Sulmona è che sarebbe andata avanti per diversi mesi prima che la vittima trovasse il coraggio di denunciare i suoi aguzzini: stando alla sua denuncia (che, va detto, deve essere ancora verificata con la dovuta attenzione), infatti, gli abusi ai danni della 12enne sarebbero iniziati diversi mesi fa, con i due aguzzini – un 14enne e un 18enne – che durante le violenze avrebbero anche registrato alcuni video e scattato delle foto.



Sulmona, 12enne abusata ripetutamente da un 14enne e un 18enne: avrebbero diffuso i video delle violenze su WhatsApp

Proprio i video e le foto delle violenze ai danni della 12enne di Sulmona – sembrerebbe di origini straniere, ma cresciuta nel comune aquilano – sarebbero stati usati dai due aguzzini per costringerla a mantenere il silenzio e a subire ulteriori violenze in una sorta di “gioco” (che di giocoso non ha assolutamente nulla) perverso dal quale sarebbe riuscita a liberarsi solamente lo scorso luglio, rompendo definitivamente quel silenzio che le è costato carissimo.



Adolescente con cellulare (Foto: Pixabay)

Il punto di rottura per la 12enne di Sulmona sarebbe stata la scoperta di un video di pochissimi secondi che la ritraeva durante quegli abusi subiti in una chat su WhatsApp: dopo aver raccontato tutto alla madre, la ragazzina è stata accompagnata dagli inquirenti e ha sporto denuncia; mentre ora sono stati sequestrati i dispositivi elettronici dei due aguzzini e si attende – da un lato – l’interrogatorio per tutti e tre i protagonisti di questa vicenda e – dall’altro – la conferma dell’esistenza e della circolazione online di quel materiale.