Suore di Marradi sotto sfratto per decreto Vaticano: si barricano in convento e non accettano l'invito della Chiesa. Il paese è con loro, pure il cugino di Bassetti
LO SFRATTO DELLE SUORE (PER VOLONTÀ DEL VATICANO)
Sorella Domenica però, racconta il QN, ha replicato in maniera irremovibile: «Siamo in preghiera, ora non possiamo aprire». Insomma, si sono barricate dentro e da venerdì scorso non aprono a nessuno. Non sono bastati gli inviti al rispetto del voto di obbedienza all’Ordine e alla Chiesa stessa, e neppure il tentativo assai meno “nobile” del taglio della linea telefonica per impedire alle religiose di chiedere sostegno: a difenderle c’è infatti un Paese intero e anche il suo ex sindaco, Paolo Bassetti, tra l’altro cugino del Presidente della Cei Card.Gualtiero Bassetti. L’invito della Chiesa a riunire e accorpare monasteri e conventi – data anche la crisi delle vocazioni – sembra però non sempre convincere appieno suore, monache di clausura e frati diocesani e di vari ordini: il caso delle suore domenicane di clausura di Marradi rientra in uno di questi “casi” e la situazione al momento resta di profondo impasse. «Da tempo – spiega Bassetti, l’ex sindaco di matrice Dc ai cronisti giunti a Marradi – ci stiamo adoperando per evitare che le monache debbano lasciare la Santissima Annunziata come vorrebbe il loro ordine da Roma. A tal fine eravamo anche riusciti ad aggregarlo al monastero domenicano di Castel Bolognese, in provincia di Ravenna, ma quell’affiliazione, concessa a dicembre 2018, è stata poi revocata il 21 maggio scorso senza che fosse mai effettiva». Il paese le difende e si chiede che noia possano dare 4 monache che «Si mantengono da sole con le loro pensioni e non chiedono nulla, riescono a far celebrare la messa e sono sempre disponibili».
