Il 'padre' di ChatGPT Ilya Sutskever voleva costruire un bunker anti apocalittico: avrebbe salvato gli scienziat di OpenAI dopo il lancio della Super-AI AGI

Tra gli uomini più geniali degli ultimi decenni, l’informatico canadese Ilya Sutskever, che rivendica la paternità del famoso chatbot di OpenAI, che l’ha creata e consegnata al mondo intero, un tempo era un fermo sostenitore dell’idea di costruire un bunker antiapocalittico, utile per salvare tutti i più brillanti scienziati ed ingegneri dell’azienda, per salvarli da una non meglio precisata crisi che sarebbe seguita al rilascio di AGI, ovvero una super-IA con capacità cognitive simili a quelle umane: una vera e propria rivelazione che riapre al dibattito sulla sicurezza delle nuove tecnologie – evidentemente preoccupazione anche per lo stesso Sutskever –, resa pubblica dalla scrittrice Karen Hao.



Partendo proprio da qui, a raccontare il progetto ideato da Sutskever alla scrittrice – che poi ne ha parlato nel suo libro di prossima uscita “Empire of AI: Dreams and Nightmares in Sam Altman’s OpenAI“, citato dal New York Post – sarebbe stato inizialmente un ricercatore di OpenAI: secondo il suo racconto, il cofondatore dell’azienda, in occasione di una riunione che si sarebbe tenuta nel 2023, citò per la prima volta il bunker, spiegando – a chi gli chiese spiegazioni – che l’avrebbe “sicuramente costruito prima di rilasciare AGI”, per mettere in salvo i dipendenti dal “rapture” (parola che in inglese significa sia “rapimento” sia “estasi”, della quale non sappiamo l’effettivo contesto) che ne sarebbe conseguito.



Ilya Sutskever: l’eccentrico co-fondatore di OpenAI che progettò un golpe contro Sam Altman

Insomma, secondo Sutskever, la portata di AGI (progetto del quale, peraltro, non abbiamo particolari informazioni, oltre al fatto che dovrebbe essere una super-IA con delle non meglio precisate “capacità umane”) sarebbe tale da costringere il team di OpenAI a mettersi in salvo, ricorrendo – a detta dello stesso Sutskever, in modo del tutto “volontario” – nel bunker segreto; mentre a confermare le parole del ricercatore ci sarebbero state altre testimonianze raccolte dalla scrittrice per il suo libro.



Secondo alcuni dipendenti di alto livello dell’azienda, infatti, Sutskever era solito citare il bunker nelle discussioni interne e né l’informatico né l’azienda hanno risposto alle domande di commento da parte del New York Post; mentre è interessante notare che tutti parlano del canadese come di un uomo eccentrico, costantemente impegnato a ragione delle implicazioni civili e sociali dell’IA e che guidò una sorta di golpe interno per deporre dal comando di OpenAI Sam Altman, accusato di aver tradito gli intenti originali dell’azienda; e non stupirà che oggi Sutskever ha perso il suo lavoro.