Da lunedì in 18 città italiane saranno consegnate alle forze dell'ordine le pistole elettriche, anche conosciute con il nome di "taser". Le parole del ministro Lamorgese
Taser in dotazione alle forze dell’ordine italiane dal prossimo 14 marzo in 18 città del Belpaese. Diviene realtà quanto anticipato già nel mese di giugno e a darne notizia è il ministro degli Interni, Luciana Lamorgese, le cui parole sono state riportate da Rai News: “L’utilizzazione dell’arma ad impulsi elettrici da parte degli operatori della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, in diciotto città italiane, costituisce un passo importante per ridurre i rischi per l’incolumità del personale impegnato nelle attività di prevenzione e controllo del territorio”.
Non è tutto; infatti, per effetto dell’adozione del dispositivo, “le forze di polizia saranno in grado di gestire in modo più efficace e sicuro le situazioni critiche e di pericolo. L’operatività del nuovo strumento segue uno specifico periodo di sperimentazione e un ciclo di formazione degli operatori in grado di garantire che la sua utilizzazione avvenga nel rispetto delle condizioni di sicurezza tenuto conto dei soggetti coinvolti e del contesto ambientale”.
TASER ALLE FORZE DELL’ORDINE: IN QUALI CITTÀ SARÀ IMPIEGATO?
Saranno in tutto 4.482 le armi ad impulso elettrico (taser) impiegate in 14 città metropolitane e nei capoluoghi di provincia di Caserta, Brindisi, Reggio Emilia e Padova. Si tratta delle località scelte nell’ambito di un programma che terminerà a fine marzo e che sarà esteso poi alle restanti aree italiane dal mese di maggio. Come evidenzia “Rai News”, taser altro non è che l’acronimo Thomas Swift’s Electric Rifle, cioè “fucile elettrico di Thomas A. Swift”, tratto dal romanzo del 1911 “Tom Swift and His Electric Rifle” di Victor Appleton, e viene comunemente chiamato “pistola elettrica” o “storditore elettrico”.
Trattasi, ancor più dettagliatamente, di un’arma non letale, il cui funzionamento consiste tutto nel rilascio di una scossa elettrica in grado di paralizzare il soggetto colpito, che, a quel punto, non riesce a muovere le articolazioni ed è vittima di una contrattura dei muscoli. Di fatto, diviene innocuo per l’incolumità delle forze dell’ordine, che possono così tutelare se stessi e gli altri.
