Funzionari governativi accusati di finanziare il terrorismo islamico
Secondo un recente articolo pubblicato sul Times da Ian Acherson, consulente del Counter Extremism Project ed ex funzionario dell’antiterrorismo della Gran Bretagna, il terrorismo islamico è un problema sottovalutato dal governo. In particolare, secondo Acherson, all’interno del governo ci sarebbero alcuni funzionari del Ministro dell’Interno responsabili di aver finanziato dei gruppi che diffondono le idee estremiste sull’Islam, specialmente tra i musulmani più giovani.
L’accusa di Acherson, in particolare, muoverebbe in direzione della prevenzione al terrorismo islamico (ma anche di estrema destra, e più in generale di tutti i tipi di estremismo) fatta con il programma chiamato Prevent. Questa settimana, infatti, verrà pubblicata la revisione del programma da parte di William Shawcross, e secondo alcune informazioni trapelate e citate dal Times (oltre che dallo stesso Acherson) incolperà alcune associazioni e organizzazione di aver diffuso idee in linea con il terrorismo islamico. Il problema, spiega Acherson, è che quelle stesse associazioni ed organizzazioni avrebbero ricevuto fondi dallo stesso programma Prevent che mette a disposizione 40 milioni di sterline per i gruppi religiosi e comunitari che dovrebbero allontanare i ragazzi dall’estremismo.
Le accuse di Acherson
Secondo l’articolo di Acherson pubblicato sul Times in cui accusa alcuni funzionari di aver finanziato il terrorismo islamico, “il Ministro degli Interni sarà molto preoccupato per il modo in cui i finanziamenti di Prevent sono stati concessi a coloro che li hanno utilizzati per minare l’efficacia del programma”. Il punto principale, spiega, è che “siamo in ritardo rispetto ad altri governi europei” soprattutto dal punto di vista dei “gruppi islamici non violenti che minano la coesione sociale”.
“Sei degli 11 attentati terroristici più significativi avvenuti in questo Paese”, spiega ancora Acherson parlando del terrorismo islamico, “sono stati compiuti da individui che hanno avuto contatti con il programma”. Questo dimostrerebbe che l’intero Prevent non funzionerebbe, soprattutto per via dell’idea di “salvaguardia” che porta avanti. Oltre a questo sarebbe anche, secondo Acherson, dannoso concentrarsi sull’estremismo di destra, ignorando o mettendo in secondo piano la minaccia di terrorismo islamico. “Dobbiamo risalire dalle decisioni di finanziamento ai funzionari“, conclude Acherson, e “dobbiamo tornare ai fondamenti. Prevent esiste per fermare i terroristi in via di formazione, dando priorità alla prevenzione del danno, non per fornire un asilo nido a una coorte di giovani adulti disaffezionati”.