Tommaso Buscetta, Our Godfather arriva in Italia: questa sera, mercoledì 18 settembre 2019, è stato trasmesso su La 7 in anteprima internazionale l’atteso documentario firmato da Andrew Meier sul boss dei due mondi. A pochi mesi di distanza dall’uscita in sala de Il traditore di Marco Bellocchio, più legato alla finzione ovviamente, ecco uno dei prodotti più attesi degli ultimi tempi: un ritratto del celebre pentito di mafia con video della sua vita privata durante la latitanza e interviste esclusive alla moglie e ai suoi familiari. Ecco la presentazione del direttore del Tg La 7, Enrico Mentana: «Avremo la fortuna di potervi proporre in anteprima un film-documento straordinario: da molti anni non vedevo un’opera documentaria cinematografica di questo spessore. Rappresenta la vita, fatti e misfatti, di Tommaso Buscetta: attraverso anche tutte le testimonianze e i filmini privati di Buscetta, ma anche attraverso dei documenti che non si erano mai visti».
TOMMASO BUSCETTA, OUR GODFATHER: IL DOC SUL BOSS DEI DUE MONDI
Film documentario indipendente, Our Godfather è stato prodotto da Mark Franchetti e dallo stesso Andrew Meier: una grande produzione internazionale per parlare di Tommaso Buscetta, il primo a violare il codice di omertà della mafia decidendo di testimoniare contro Cosa Nostra. Ribattezzato il boss dei due mondi, divenne un’arma fondamentale nei più importanti processi contro la criminalità organizzata siciliana celebrati in Italia, ma anche negli Stati Uniti. Come ha fatto Bellocchio nel suo straordinario film, impossibile dimenticare il rapporto coltivato con Giovanni Falcone: «L’avverto, signor giudice. Dopo quest’interrogatorio lei diventerà forse una celebrità, ma la sua vita sarà segnata. Cercheranno di distruggerla fisicamente e professionalmente. Non dimentichi che il conto con Cosa Nostra non si chiuderà mai. E’ sempre del parere di interrogarmi?», le parole di Buscetta al magistrato che sono passate alla storia. E fu proprio dopo la morte di Falcone e quella di Borsellino che don Masino iniziò a parlare con i magistrati dei legami politici di Cosa nostra, accusando gli onorevoli Salvo Lima e Giulio Andreotti.
TOMMASO BUSCETTA, IL PIU’ CELEBRE PENTITO DI MAFIA
Scrittore e giornalista, collaboratore del The New York Times Magazine, Andrew Meier ha voluto ripercorrere la storia privata e non di Tommaso Buscetta: dalla gioventù alla morte, sopraggiunta nel 2000. Dopo una chiacchierata crociera nel Mediterraneo, il boss dei due mondi morì di cancro all’età di 71 anni. Ma prima di andarsene fece scalpore il libro-intervista di Saverio Lodato, con Buscetta che mise nel mirino lo Stato italiano per non aver distrutto fino in fonda Cosa Nostra. Intervistato dal Corriere della Sera, il regista ha evidenziato: «Qual è stato il lavoro più difficile? Quello di instaurare un rapporto di fiducia con tutti i protagonisti. Quella di Buscetta è una famiglia complicata: ha avuto otto figli da tre donne diverse. Due figli sono stati vittima della lupara bianca. Il fratello, i nipoti, il genero e il suocero sono stati assassinati. Erano tutte persone innocenti. L’altra difficoltà è stata raccontare una personalità dai mille volti senza poterci parlare e soprattutto senza santificarlo».