Tony Hadley, chi è il cantautore britannico? "Dei cantanti di una volta amo che fai partire una canzone e sai che quello è Freddie Mercury: oggi invece..."
TONY HADLEY, “DA 40 ANNI NEL BUSINESS DELLA MUSICA? UN SUCCESSO!”
Tony Hadley, chi è il cantautore britannico ed ex leader degli Spandau Ballet, e cosa sappiamo della sua oramai lunghissima carriera che si avvicina a metà secolo? Nuovo appuntamento questa sera con “Battiti Live”, lo show musicale itinerante tra i luoghi più belli della Puglia e riproposto in televisione da Canale 5: e tra gli artisti che si esibiranno in una kermesse ricca di grandi nomi ci sarà pure il 65enne cantante pop, swing e soul originario di Londra che, di recente, ha pure concesso una bella intervista in cui ripercorre nostalgicamente la sua carriera ma, allo stesso tempo, ha ancora voglia di guardare al futuro. E se in un altro pezzo quest’oggi abbiamo acceso i riflettori su Alison Evers, attuale moglie dell’artista, qui invece raccontiamo qualcosa di Tony Hadley a chi lo conosce meno o non ha vissuto la stagione del movimento ‘new romantic’ nell’Inghilterra degli Anni Ottanta.
Raccontare chi è Tony Hadley e cosa ha fatto in poche righe è impresa titanica, dato che il diretto interessato ha già vissuto più di una vita a livello musicale e ha sempre saputo reinventarsi, attraversando ‘indenne’ le stagioni (e le mode…) restando attuale ma senza mai snaturarsi o piegarsi troppo alle tendenze del momento. Classe 1960 e originario della capitale britannica, ha legato i suoi esordi ovviamente agli Spandau Ballet, idoli della scena di quel periodo e protagonisti di una sana rivalità con i Duran Duran di Simon Le Bon: come accennato, Anthony Patrick Hadley (questo il suo nome completo) e la band di cui era leader, sono stati i capofila di quel genere musicale che, Oltremanica, conquistò milioni di fan mescolando le sonorità new wave con quelle del synthpop. Il gruppo, formatosi nel 1979, rimase assieme fino al 1990 quando Hadley diede il ‘la’ alla carriera solista, per tornare assieme in una reunion andata in scena per quasi un decennio.

HADLEY, “CANTANTI DI OGGI? FATICO A DISTINGUERLI TRA DI LORO E…”
Ma chi è oggi Tony Hadley e come si è reinventato in un eccezionale cantante swing negli ultimi tempi? Nel corso della sua oramai lunga avventura solista, il 65enne ha pubblicato già sei dischi (di cui l’ultimo “The mood I’m in” del 2024) e due raccolte, disimpegnandosi tuttavia pure sul piccolo schermo nella conduzione di programmi televisivi, ma pure radiofonici, e senza dimenticare il legame speciale che ha proprio con l’Italia: “Sopravvivere 40 anni nel business della musica è un successo” aveva raccontato qualche anno fa al magazine ‘Rolling Stone’ in una bella intervista, spiegando che si tratta di un ambiente terribile e in cui è difficile sopravviverci. Alla domanda se conoscesse Lucio Dalla e una frase che sembra rispecchiare il pensiero di Hadley (ovvero che la vera impresa è essere normali), Hadley aveva risposto così: “Conosco Lucio Dalla! Certo, beh, ha molto ragione nel dire questa cosa. Io per esempio dal giorno in cui ho iniziato, a 20 anni, con la band, conduco una vita normalissima in cui vado al pub, al supermercato, ovunque voglia”.
E, come accennato, proprio in questi giorni Tony Hadley ha parlato ancora degli Spandau Ballet e del lungo percorso musicale in occasione dei suoi primi 45 anni: ospite di Linus e Nicola Savino a “Deejay Chiama Italia”, il 65enne aveva avuto modo di ironizzare sul tempo che vola (ha un figlio di 41 anni ed è diventato nonno nel frattempo: “Quello che amo dei cantanti di una volta è che fai partire una canzone e sai che quello è Freddie Mercury o David Bowie o Boy George. Oggi a volte faccio fatica a distinguere i cantanti, non tutti ma alcuni sì…” aveva detto tranchant, prima di rivolgere un pensiero alla sua storica band e alla rottura: “Ho lasciato nel 2017 perché la relazione nella band è come un matrimonio: ti vuoi bene a vicenda e poi ti odi a vicenda. E sfortunatamente siamo arrivati al punto in cui non potevo più andare avanti e per la mia salute mentale me ne sono andato. Ma auguro ai ragazzi tutto il meglio”.
