Giulio Tremonti ipotizza di detassare le donazioni da parte dei cittadini privati agli enti che producono pubblica utilità: la proposta su Avvenire
Intervenuto – nel suo periodo di vacanza – sulle pagine di Avvenire, l’ex Ministro delle Finanze e attualmente deputato in Fratelli d’Italia Giulio Tremonti ha parlato di una sua nuovissima proposta che mirerebbe a detassare in modo completo le donazioni da parte dei cittadini privati che contribuiscono (in un modo o nell’altro) al bene comune: l’idea è quella di creare un nuovo valore sociale, sul modello degli attuali 5 e 8 x mille che sono stati tra le sue più famose conquiste politiche.
Una proposta – spiega Tremonti – che nasce dalla consapevolezza che il cosiddetto “Stato sociale” sia ormai profondamente mutato e richieda “una nuova forma di azione pubblica” che può essere compiuta soprattutto – o forse solo – dalla “società civile”, con lo Stato che deve impegnarsi affinché sia concretamente possibile, legiferando in un’ottica che sappia “precorrendo i tempi” e anticiparli, per governarli.
Le trasformazioni alle quali Tremonti allude nel suo discorso – spiega, sempre sulle pagine di Avvenire – sono soprattutto quelle legate al pessimo “andamento demografico” che si regista nel nostro paese che stanno profondamente cambiando le “strutture sociali e familiari”: entrambi, secondo Tremonti, sono specchi di un tempo che scorre e cambia, mandano in crisi “alcuni elementi”, ma aprendo anche potenzialmente a “nuove opportunità”.
Giulio Tremonti: “Detassando le donazioni private a favore del bene pubblico, creiamo valore pubblico”
Entrando nel merito della sua proposta, Tremonti spiega che il punto di partenza sarebbe quello di semplificare “il quadro normativo su tutti i flussi finanziari (..) che vengono dai privati in favore di enti civili o religiosi” che contribuiscono in modo sostanziale alla “pubblica utilità”, intercettando tutta quell’enorme “eredità che (..) sta per essere lasciata dai cosiddetti ‘baby boomers'” per metterla a disposizione della crescente propensione “all’impegno civile”.

Su quei beni – continua a spiegare Tremonti – verranno rimosse “imposte [e] tasse per sempre, e anche sui rendimenti”, aiutando (potenzialmente) anche i tanti giovani che si trovano in difficoltà ad accettare le eredità – specialmente immobiliari – dei genitori per via dell’eccessivo costo che rappresenterebbe accettarle; il tutto – peraltro – con un costo di appena “500 milioni l’anno” che verrebbero ampiamente “autocoperti (..) con il valore sociale che innescherebbe“.
