Dazi Usa, Giulio Tremonti bacchetta Trump e Ue: "Lettera sbagliata, ma Europa troppo sottomessa". E invita a osservare la reazione di Wall Street
L’Unione Europea deve reagire ai dazi USA, che però rappresentano l’ammissione, da parte di Donald Trump, della sconfitta della manifattura americana. L’analisi è di Giulio Tremonti, ex ministro dell’Economia e presidente della Commissione Esteri della Camera.
Nell’intervista al Sole 24 Ore conferma che era tutto prevedibile: infatti, nel ’94 preannunciò in un suo libro che i capitali si sarebbero spostati in Asia per la manodopera e l’Occidente avrebbe imparato “ricchezza verso l’alto e povertà verso il basso”. Così cominciò la tempesta.
Ed è così che, secondo Tremonti, nacque il fenomeno delle “due nazioni”, con i perdenti rappresentati “da questi ultimi repubblicani”.
Ma l’ex ministro si sofferma anche sul linguaggio della lettera mandata alla Commissione UE, spiegando che Trump tace sulla sconfitta dell’economia USA, che definisce “la più grande al mondo”. Ma quella lettera, “totalmente sbagliata, dice solo una parte di verità”.
GLI ERRORI DELL’UE SECONDO TREMONTI
Trump rivendica il primato americano in finanza e digitale, però la manifattura è in crisi. Dall’altra parte, c’è un’Europa sottomessa e incapace. Lo dimostra la Cina, che, dopo aver minacciato Trump, ha raggiunto un accordo. “La UE pensava di essere più forte della Cina, si aspettava il 10% di dazi aggiuntivi”, invece è arrivato il triplo, segnala Tremonti.
Lo dimostra anche la decisione di cedere sulla Global Minimum Tax: un “errore gravissimo” per l’ex ministro, con le questioni della rete e dell’economia digitale che restano aperte. Ma proprio questo può essere “un fronte importante di trattativa”, visto che tra i timori di Trump ci sono le regole europee sul web, tra cui l’intelligenza artificiale, e la fiscalità della rete.
GLI EFFETTI DEI DAZI USA
In merito agli effetti dei dazi USA per l’economia italiana, ritiene che “questa guerra scassa il mercato”, arrivando a colpire anche le esportazioni. Tra gli effetti c’è una maggiore competizione con la Cina, ma l’attenzione andrà rivolta su Wall Street, perché se l’annuncio sui dazi farà crollare la Borsa americana, allora si vedranno “subito effetti politici”, poi potrebbero emergere problemi interni.
L’UE deve, però, evitare eccessi a livello di regolamentazione. “L’Europa si illudeva di ‘regolare’ il mondo e invece stava tirando sassi dentro la propria serra”, ma, per Tremonti, la soluzione dei problemi non può essere affidata a chi li ha provocati.