Il piano di Trump per unire la Libia potrebbe estendere il potere di Haftar e tagliare fuori l'Europa dalle risorse e dagli accordi sui migranti
Il piano di Trump per unire le fazioni della Libia potrebbe tagliare fuori l’Europa, soprattutto dagli accordi sui migranti, che potrebbero saltare dando il via ad una nuova ondata di sbarchi verso la Sicilia. Un progetto che, come anticipa Repubblica, punta a coinvolgere Turchia ed Egitto, in prima linea nel sostenere rispettivamente le due parti in conflitto a Tripoli e Bengasi, con la partecipazione anche della Russia, che avrebbe grandi interessi ad appoggiare la strategia.
A risentire di eventuali ripercussioni di questo processo, potrebbe essere soprattutto l’Italia, vista la preoccupazione già mostrata durante i colloqui con la Francia, nell’ipotesi di una nuova intesa che potrebbe far guadagnare all’America un ruolo di potere sulle ricchezze del paese, e con il rischio che le milizie vengano riarmate per eliminare le influenze dell’Ue sul primo ministro Dbeibeh. Questa possibilità non è del tutto da escludere, visto che, come sottolinea il quotidiano, il premier ancora non è riuscito a liberarsi dei gruppi armati rivali, che vogliono il controllo delle risorse e delle rotte commerciali, minacciando di aumentare i traffici di esseri umani verso le coste dei paesi europei.

Il piano Trump per unire la Libia potrebbe estendere il potere di Haftar e aumentare la linea dura contro l’Europa
Trump vuole unire la Libia con un accordo che metta fine agli scontri tra milizie e possa far partecipare la Turchia, l’Egitto e la Russia agli interessi per le risorse insieme agli Usa, ma di fatto escludendo l’Europa. La situazione è già debole per quanto riguarda l’influenza di Bruxelles sugli accordi stabiliti, soprattutto perchè i gruppi armati hanno ripreso i combattimenti e il premier Dbeibeh, che è l’unico riconosciuto a livello internazionale, ha già perso i consensi di Ankara e sta tentando di continuare a rispettare gli impegni inviando segnali, come ad esempio l’incriminazione a livello nazionale di Almasri.
Questa azione però rischia di provocare ritorsioni, come annunciato dai combattenti, che avendo il controllo sulle rotte dei migranti potrebbero dare il via ad una nuova ondata di partenze verso l’Italia. Una unione più forte tra Egitto e Turchia, come anticipa Repubblica potrebbe inoltre offrire l’occasione al generale Haftar, il cui clan è armato dalla Russia, di estendere il potere, ed in quel caso l’atteggiamento della linea dura contro l’Europa, già mostrato nel respingimento della delegazione di ministri, potrebbe diventare ancora più forte.
