Turchia, l'opposizione accusa Erdogan dopo l'arresto del sindaco di Istanbul: "Operazione autorizzata dagli Usa per tentare un golpe"

Turchia, proseguono le polemiche dopo l’arresto del sindaco di Istanbul Ekrem İmamoğlu, il leader dell’opposizione Özgür Özel accusa il governo di aver chiesto l’autorizzazione agli Stati Uniti per l’operazione definita “Un tentativo di golpe“. Durante il congresso straordinario del partito popolare repubblicano CHP ad Ankara lo scorso 6 aprile, il politico, come riportato dal quotidiano Turkish Minute, ha dichiarato: “L’amministrazione Erdogan ha ottenuto il permesso da oltreoceano per l’arresto, chiediamo che dicano apertamente che sono stati autorizzati dagli Usa per portare avanti il colpo di stato contro il rivale“.



Aggiungendo una denuncia pubblica contro il silenzio internazionale che non ha condannato questo gesto che ha portato allo scoppio di numerose manifestazioni di protesta in tutto il paese e sottolineando in particolare il fatto che il fermo sarebbe arrivato proprio al termine di una conversazione telefonica tra il presidente turco e Trump. Un particolare di cui ha parlato anche il governatore democratico del Connecticut affermando apertamente che: “la decisione di mettere in prigione il leader dell’opposizione è stata probabilmente approvata da Donald Trump“.



Turchia, opposizione accusa Erdogan per l’arresto del sindaco di Istanbul: “Tentativo di golpe autorizzato dagli Usa”

Dopo le accuse del capo dell’opposizione Ozel, che ha dichiarato che l’arresto del sindaco di Istanbul è stata una operazione autorizzata dagli Usa per portare avanti un tentativo di colpo di stato, è arrivata la risposta ufficiale da parte del governo. Il Ministro della giustizia Yılmaz Tunç, parlando anche a nome dello stesso Erdogan, ha affermato che questa tesi è “una assurdità”, ribadendo che non c’è stato bisogno di consultare nessuno, specialmente negli Stati Uniti, e ricordando che su İmamoğlu, principale avversario dell’attuale presidente, pesano le indagini per corruzione. “La magistratura dovrebbe ricevere istruzioni dagli Stati Uniti? Certo che no“, ha detto.



Sappiamo benissimo chi sta effettivamente chiedendo il permesso alle potenze straniere e si lamenta della Turchia all’estero. Forse il signor Özel sta proiettando“, concludendo poi con una controaccusa nei confronti del leader, che secondo quanto sostengono i membri dell’amministrazione Erdogan, starebbe tentando di screditare la magistratura che opera in modo autonomo. Nel frattempo gli avvocati del sindaco hanno chiesto di revocare la custodia cautelare, imposta per un presunto pericolo di fuga, sostenendo che la giustificazione per trattenerlo in carcere sarebbe infondata.