Uccio De Santis è tra gli ospiti de La Sai l'Ultima su Canale 5 e rivela "l'idea di Mudu è nata nel trasformare delle barzellette in cortometraggi"
Uccio De Santis: “nei miei spettacoli c’è sempre un 30% di improvvisazione”
Anche Uccio De Santis come tantissimi altri comici e personaggi televisivi si è formato nei villaggi turistici dove ha imparato a fare un pò di tutto arrangiandosi in base anche alle persone che aveva davanti. “L’improvvisazione è sempre presente nei miei spettacoli” – ha dichiarato il comico, che precisa – “a me questa è una cosa che viene spontanea e per questo sono riuscito a portarla con me nei teatri”. Nei suoi spettacoli, infatti, il 30% è sempre frutto di improvvisazione “quella cosa che ti può far accadere di tutto, che ti da adrenalina, ma che devi saper gestire. Con l’improvvisazione non puoi esagerare perché il pubblico non deve capire che in uno spettacolo c’è tanto d’improvvisato”. Il comico nel 2000 è stato ideatore di Mudu, una sit com a puntate. “Tele Norba voleva un programma cucito su di me, l’idea è stata di trasformare delle barzellette in cortometraggi. C’è una attenta ricerca delle barzellette e delle freddure, importanti sono poi la sceneggiatura e la scelta degli attori” ha dichiarato.
Uccio De Santis: “da bambino sognavo di fare questo lavoro”
Diventare un comico è sempre stato il sogno di Uccio De Santis. “Da bambino sognavo di fare questo lavoro” ha raccontato il comico durante un’intervista rilasciata a grandepulia.it rivelando – “già da piccolo mi esibivo negli spettacoli della parrocchia come mago Uccinì e durante tutto il percorso di studi ho continuato a dedicarmi anche agli spettacoli, non solo alla loro messa in scena ma alla loro organizzazione. Esattamente come oggi che sono anche impresario e produttore di me stesso”. Nel caso non fosse diventato un comico, Uccio aveva pensato anche ad una valida alternativa: “mio padre era medico ma io non avevo molta voglia di studiare. Per un periodo di circa 2 anni ho fatto il ragioniere in una società. Penso che se non avessi fatto questo lavoro avrei scelto un lavoro che mi avrebbe portato a viaggiare”.