L’inno della Champions fa risorgere il Milan, che a San Siro cala il poker contro l’Arsenal. Stavolta non c’entra Maxi Lopez, “l’eroe di Udine”. Anzi, “Maxibon” non siede nemmeno in panchina questa sera. Il merito è di alcuni redivivi uomini chiave tra i giocatori di Massimiliano Allegri. In primis, Kevin Prince Boateng: il ghanese, al rientro dall’infortunio, fa un gol dei suoi con un stop di petto e una perfetta coordinazione che mette la partita in discesa al quarto d’ora del primo tempo. C’è poi un ritrovato Zlatan Ibrahimovic, almeno in fase di assistman: forse la vittoria di Udine senza la sua presenza in campo gli ha fatto bene e gli ha tolto un po’ di pressione dalle spalle. Tanto che oggi non ha distribuito schiaffi o buffetti ai suoi avversari. Chissà che un altro po’ di riposo gli possa far bene. Altro protagonista della partita, soprattutto dato che è stato marcatore di una doppietta dopo l’innumerevole serie di reti sprecate – della serie “questo lo segnava anche mio nonno su una gamba sola” – collezionate finora, è Robinho. Un ritorno al gol che non potrà che giovare al brasiliano. Molto importante poi non aver subito reti. Merito anche di un Christian Abbiati sempre attento, che ha negato anche il gol della bandiera ai Gunners, che pure avrebbero da recriminare per un rigore non concesso dall’arbitro nel finale di gara.
Dunque una vittoria rotonda, anche se quello visto in campo non è stato, a mio avviso, il miglior Milan di quest’anno. I rossoneri hanno comunque messo più di una gamba nei quarti di finale e solamente una prova suicida potrà negargli il passaggio del turno. Nessuna scaramanzia da parte del sottoscritto: il calcio è imprevedibile, il pallone è rotondo e al Milan è già capitato qualcosa di analogo in tempi non lontani (a parte l’indimenticabile – per i cugini nerazzurri – finale di Istanbul, val la pena citare il 4-0 rimediato a La Coruna nel 2004 dopo aver vinto per 4-1 la gara di San Siro contro il Deportivo). Ma l’atteggiamento in campo degli uomini di Allegri di questa sera lascia ben sperare per il prosieguo dell’avventura milanista in Champions League.
Il 4-0 di oggi permette poi al Milan di rimettere la testa sul campionato, potendo contare sul recupero di alcuni uomini che sembravano logorati e sul rientro di altri che hanno lasciato finalmente l’infermiera. Questi ultimi potranno certamente dare una mano affinché i primi non restino senza fiato e forze nelle prossime gare. Inutile dire che un Boateng così è come manna per il centrocampo decimato del Milan. Si spera solo che Alexandre Pato, entrato oggi in campo a cinque minuti dal termine, diventi un altro punto di forza e non di debolezza della squadra. Anche perché lo 0-0 odierno della Juventus lascia i rossoneri in vetta alla classifica e rende lo scontro diretto del 25 febbraio uno snodo fondamentale. Lì si che si spera di vedere il miglior Milan dell’anno.