Chi è Unabomber e quali sono le ultime novità sulle nuove indagini riaperte: attesa perizia sui reperti, udienza in programma il 24 febbraio
Si terrà il prossimo 24 febbraio 2025 l’udienza sul caso Unabomber che era stata rinviata a ottobre. I periti avevano chiesto più tempo per presentare le relazioni riguardo i reperti, in virtù delle nuove tecnologie a disposizione. Così il gip del tribunale di Trieste ha concesso altri 90 giorni di tempo all’ex comandante dei Ris Giampietro Lago e alla consulente Elena Pilli, esperta in Dna mitocondriale che era stata coinvolta nelle indagini sull’omicidio di Yara Gambirasio. Tra le attività dei periti c’è anche il test del Dna a investigatori e custodi dei reperti, così da fugare ogni dubbio sulle tracce genetiche.
Il caso Unabomber, al centro della prima puntata della nuova stagione di Detectives, oggi su Rai 2, è stato riaperto grazie al lavoro svolto dal giornalista Marco Maisano col supporto di Francesca Girardi e Greta Momesso, due vittime di Unabomber sopravvissute ai suoi attentati. Su alcune prove sono stati rilevati frammenti genetici che potrebbero appartenere a Unabomber, quindi sono stati disposti nuovi esami per provare a isolare il Dna del bombarolo seriale.
CHI È UNABOMBER E LA NUOVA INCHIESTA
Unabomber è una persona, ma potrebbero essere anche più persone, che dal 1994 al 1996 e poi dal 2000 al 2006 ha seminato il panico tra Veneto e Friuli Venezia Giulia attraverso alcuni attentati dinamitardi. Gli investigatori gli attribuiscono 34 bombe posizionate nelle province di Treviso, Pordenone, Venezia e Udine. Utilizzò tubi bomba e ordigni camuffati in oggetti comuni, come un evidenziatore nel caso di Francesca Girardi. La sua identità non è mai stata svelata, è ancora un mistero che si spera possa essere risolto con la riapertura delle indagini.
L’incarico per i nuovi esami sul Dna sui reperti era stato conferito nel marzo 2023, ma i risultati sono ancora attesi. La difficoltà maggiore è legata alla necessità di refertare i Dna di tutte le persone entrate in contatti con i reperti tra cui anche persone che all’epoca li trovarono, un’attività che doveva essere fatta in occasione della prima indagine.
Stando a quanto riportato dal Messaggero Veneto, i sospettati sono 31, di cui però solo 11 risultano iscritti nel registro degli indagati. Tra questi spicca un nuovo nome, quello dell’ingegnere Luigi Pilloni, che si è aggiunto ai 10 già noti per l’inchiesta precedente. L’avvocato Leopoldo Da Ros, legale di Pilloni, aveva dichiarato che il coinvolgimento del suo cliente è dovuto alle dichiarazioni rese da una persona sottoposta a cure psichiatriche, assicurando l’assoluta serenità da parte del suo assistito in relazione a tale indagine.
UNABOMBER, LE PISTE SEGUITE NEGLI ANNI
Le piste seguite su Unabomber negli anni sono state diverse, ma quella dell’attentatore isolato prese corpo dopo i nuovi attentati. Dopo il primo di Lignano, fu indagato l’insegnante Andrea Agostinis, la pausa poi suggerì che fosse un militare americano di stanza ad Aviano, impegnato nella guerra in Kosovo, o uno italiano esperto di esplosivi. Ma nessuna pista su Unabomber trovò riscontri, quindi fu stilata una lista di sospettati ed emersero diverse ipotesi, tra complici ed emulatori, ma anche in questo caso senza riscontri. Il caso è stato riaperto nel novembre 2022 dopo l’esposto delle due vittime sopracitate, quindi nel gennaio successivo 11 persone sono state indagate, di cui 10 appunto facevano parte dell’inchiesta archiviata.