Ursula Von der Leyen sul piano di sicurezza Ue presentato alla Plenaria: "Finito il tempo delle illusioni, ora dobbiamo pensare a difenderci"
Ursula Von der Leyen nell’intervento in Plenaria al parlamento europeo sulla sicurezza ha questa mattina ribadito tutti gli impegni che gli Stati dell’UE sono ora chiamati a rispettare per costruire una difesa che garantisca la pace attraverso l’unione e la forza.
Sostenendo in particolare il piano di riarmo ha sottolineato che “Ne abbiamo bisogno ora, urgentemente e non solo per la situazione in Ucraina ma per creare un deterrente che scoraggi qualsiasi attacco dall’esterno”, riferendosi poi in particolare a Putin ha detto: “È un vicino ostile, di lui non ci si può fidare e deve essere scoraggiato“, aggiungendo anche che: “la Russia ci sta superando nel complesso militare, sta spendendo più di tutta l’Europa messa insieme e stanno aumentando anche le minacce che dobbiamo affrontare“.
La presidente della Commissione ha poi illustrato le modalità di attuazione del piano che è stato presentato per permettere immediatamente agli stati membri di investire, con il ricorso all’articolo 122 che prevede una procedura di emergenza per sbloccare subito i fondi necessari per i prestiti in base all’urgenza di approvvigionamento di determinati prodotti e servizi come le spese militari urgenti.
Ursula Von der Leyen alla Plenaria sulla sicurezza: “È finito il tempo delle illusioni, dobbiamo pensare alla nostra difesa”
La presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen ha inserito nel discorso anche una citazione di Alcide De Gasperi sulla necessità di costruire oltre ad una pace interna anche una difesa comune che possa prevenire gli attacchi dall’esterno motivati dall’odio nei confronti dell’Europa unita, affermando: “Sono passati settanta anni ma ancora questo è il compito della nostra generazione perchè la pace non può essere data per scontata“.
Sulla questione della necessità di riarmo è subentrato anche l’argomento del supporto militare dagli Stati Uniti di cui ha detto: “È finito il tempo delle illusioni, sia quelle di chi pensava che la Russia potesse essere integrata nell’Europa che quelle del sostegno dagli Stati Uniti e della piena protezione a tempo indeterminato“. Sottolineando che era proprio per questi motivi che l’Ue aveva abbassato la guardia riducendo ai limiti anche gli impegni di spesa per la difesa, per la quale ora bisogna arrivare a spendere oltre il 3% del Pil.
