Guerra in Ucraina, Vadim Novinsky contro Zelensky: "Sta perseguitando la Chiesa ortodossa e ostacola la pace con la Russia, è diventato un dittatore"

VADIM NOVINSKY DA TUCKER CARLSON

Il governo ucraino guidato da Volodymyr Zelensky ha perseguitato la Chiesa ortodossa ucraina: a sostenerlo è l’oligarca russo Vadim Novinsky, di origini armene ma con cittadinanza ucraina, considerato molto vicino a Vladimir Putin. Nell’intervista rilasciata a Tucker Carlson ha parlato di una “campagna di persecuzione” con cui si sta “opprimendo” la Chiesa ortodossa. “Negli ultimi dieci anni, la persecuzione si è intensificata e attualmente, proprio adesso, sta portando a conseguenze terribili.



Novinsky ha citato una legge approvata dal Parlamento ucraino che mette al bando la Chiesa ortodossa ucraina. “I nostri arcivescovi sono soggetti a persecuzione. Sono state aperte cause penali completamente false contro di loro. Così, il satanismo fiorisce in Ucraina.” Il magnate, a cui sono stati sequestrati asset in Ucraina, ha citato il caso del metropolita Arseniy, che si troverebbe attualmente in prigione “con accuse completamente false”, mentre altri metropoliti sono agli arresti domiciliari.



“LE PERSECUZIONE DELLA CHIESA ORTODOSSA UCRAINA”

Ogni giorno, chiese e templi vengono sequestrati da soldati con mitragliatrici che entrano, buttano fuori i sacerdoti, picchiano i fedeli, i bambini, gli anziani, le donne, innumerevoli sacerdoti.” Quando gli è stato chiesto il motivo di questa persecuzione, Vadim Novinsky ha spiegato che bisogna tener presente l’atmosfera in Ucraina: “L’incitamento all’odio è alla base della politica. L’odio che si basa sulla menzogna, sull’inganno. La nostra Chiesa dice la verità, smaschera il peccato.

L’auspicio dell’oligarca è che si possa arrivare davvero alla pace religiosa, per fermare l’odio religioso. Eppure, l’Occidente non è a conoscenza di questo attacco al cristianesimo in Ucraina. A detta di Novinsky, ciò sarebbe dovuto a “un intero blocco sulla verità di ciò che sta accadendo”.



Il primo a rompere questo muro di silenzio, secondo Carlson, è proprio Novinsky, che ha ringraziato il vicepresidente americano J.D. Vance, il quale, quando era membro del Congresso, aveva alzato la voce a sostegno della Chiesa ucraina: “È stato l’unico politico dell’Occidente a difendere la nostra Chiesa.

L’ATTACCO POLITICO A ZELENSKY

Dalla religione si passa alla politica, perché Vadim Novinsky accusa Zelensky anche di aver usurpato l’autorità, visto che il suo mandato è terminato ma non ci sono ancora state elezioni. “Solo per essere apparso nel vostro programma, ho già capito che sarò ulteriormente perseguitato dalle autorità del governo Zelensky” – ha proseguito Novinsky, che ha confermato di essere sotto sanzioni e di essere indagato – “Sono sicuro che ci saranno altre persecuzioni contro di me, ma non ho paura.

Peraltro, Vadim Novinsky contesta il fatto che sia sotto sanzioni, visto che è un cittadino ucraino, e ciò sarebbe possibile solo se si dimostrasse il finanziamento di attività terroristiche. “Ma in questo momento le sanzioni sono l’arma preferita del nostro Presidente. Gli piace colpire chiunque possa farlo: qualsiasi oppositore, critico, uomo d’affari, leader religioso.

L’intervista, di fatto, è una lunga invettiva di Vadim Novinsky contro Zelensky: “Il ramo giudiziario non funziona ed è attualmente paralizzato. Attualmente non ci sono leggi. Come ha detto il Presidente, la Costituzione è stata messa in pausa. Quindi, questi sono indicatori che attualmente c’è una dittatura. I diritti e le libertà dei cittadini sono limitati. Non c’è libertà di parola.

Di fatto, per Novinsky il governo ucraino ha limitato i diritti e sottoposto la popolazione alla mobilitazione forzata: “La società ucraina vive in un’atmosfera di paura. Se si esprimono critiche a Zelensky, il giorno dopo arriva la polizia segreta e si viene perseguitati.

“ZELENSKY CAUSA DELLA GUERRA E OSTACOLO ALLA PACE”

Non manca una frecciata agli USA, accusati da Vadim Novinsky di finanziare “l’estinzione dei cristiani ucraini”. Inoltre, ritiene che i soldi mandati in Ucraina non vengano spesi correttamente, motivo per cui suggerisce di effettuare dei controlli. Per quanto riguarda l’invasione da parte della Russia, attribuisce la responsabilità a Zelensky, perché ha “infastidito” il Cremlino con i suoi avvicinamenti alla NATO e non sono stati rispettati gli obblighi assunti con gli accordi di Minsk. Eppure, ritiene che con queste parole non stia giustificando la Russia.

Una settimana fa, il Presidente ucraino lo ha accusato di aver provato a costringerlo ad arrendersi, a tradire l’Ucraina, ma Vadim Novinsky ha fornito la sua versione: “Quando mi è stata data la possibilità di parlare, ho detto che se c’era almeno una possibilità su mille per noi di fare qualcosa per evitare questa guerra, allora avremmo dovuto farla, perché le informazioni che avevamo erano allarmanti.” Il giorno dopo è scattata l’invasione.

L’oligarca ha ringraziato il presidente americano Donald Trump per i tentativi di porre fine alla guerra, ha espresso l’auspicio che gli ucraini fuggiti tornino a casa e che si possa ricostruire il Paese. “Ma il più grande ostacolo alla pace in questo momento è Zelensky stesso, così come la sua stretta cerchia.