L'interessante intervista del ministro Valditara su Rai News: si parla della dispersione scolastica, delle materie e di Agenda Sud
Il ministro dell’istruzione, Valditara, è stato intervistato dai microfoni della trasmissione di RaiNews24, Filo Diretto. E’ stato un approfondimento sulla dispersione scolastica i cui dati in Italia sembrerebbero essere promettenti.
“L’Europa ci ha posto un obiettivo – ha esordito Valditara – l’obiettivo di portare a bordo tutti, cioè di far si che non si disperdano i giovani che arrivino a conclusione della scuola dell’obbligo e devo dire che i risultati sono ancora più interessanti rispetto a quelli che avete mandato nel in onda con il vostro servizio perchè secondo l’indagine Invalsi, nel 2025 il tasso di dispersione esplicita, quindi quanti ragazzi non terminano la scuola, sarebbe sceso all’8,3% e l’obiettivo dell’Europa per il 2030 è del 9%, quindi un risultato straordinario e inaspettato e che significa molti più giovani che prima smettevano di studiare e che oggi sono ancora nelle nostre classi”.
Valditara ha poi precisato: “La dispersione esplicita si riduce sensibilmente anche nel Mezzogiorno, vi posso dare qualche dato particolare. Il direttore Acerra dell’ufficio scolastico regionale della Campania mi ha comunicato che anche in quelle comunità spesso ai margini del percorso scolastico come le comunità rom, i bambini, i giovani e i ragazzi vanno a scuola”. E ancora. “Abbiamo recuperato tanti giovani nel sistema scolastico, un dato positivo.
Poi c’è il dato delle competenze, per quanto riguarda le scuole primarie c’è una sostanziale stasi, non c’è un crollo o un peggioramento”, riferendosi alle capacità dei nostri studenti nelle materie principali. Valditara a riguardo ha snocciolato un po’ di numeri: “Per quanto riguarda la seconda elementare il punteggio era di 195,5 e quest’anno si conferma, mentre nel 2023 era di 194,1. Per la quinta elementare 195,7 lo scorso anno e 195,5 quest’anno per l’italiano, mentre per la matematica i risultai sono migliorati, in seconda elementare si è passati da 193,2 a 193, mentre in quinta elementare c’è un peggioramento”.
VALDITARA: “I 10 PUNTI DELL’AGENDA SUD…”
Valditara ha comunque ammesso che “Il dato non è soddisfacente soprattutto per le superiori e qui si sente in modo forte l’impatto di una maggiore coorte di giovani che prima abbandonava la scuola, se su un’auto stanno 4 persone e poi ne sale una quinta le gomme si abbassano un po’”. Per il ministro dell’istruzione “La grande sfida è di far si che in italiano e matematica i risultati migliorino in modo netto”.
L’esponente del governo Meloni ha quindi esposto gli ottimi risultati raggiunti dal programma Agenda Sud: “Una prima risposta è arrivata dal programma che abbiamo fortemente voluto e che funziona molto bene. Si tratta di un’azione coordinata su dieci punti in 245 scuole del Mezzogiorno con un investimento di 325 milioni di euro che ha ottenuto risultati straordinari in Puglia, Campania e Basilicata. Le competenze, la dispersione implicita i risultati sulle competenze degli studenti vanno molto meglio sulle scuole di Agenda Sud rispetto alle altre”.
“Un solo chiarimento: le scuole interessate da Agenda Sud sono anche quelle più fragili dove dunque si sarebbe aspettato un risultato sicuramente più positivo rispetto al passato ma non così significativamente diverso”. Valditara ha poi snocciolato i 10 punti su cui si basa Agenda Sud: “Innanzitutto più insegnanti di italiano, matematica e inglese, in media 5 insegnanti per scuola in più di modo da poter potenziare il percorso educativo.
Una scuola aperta tutto il giorno, tempo pieno, recupero nel pomeriggio per chi è in ritardo nelle tre materie suddette, nuove forme didattiche, una formazione specialistica per gli insegnanti, il coinvolgimento di genitori, sport, teatro e musica per appassionare i giovani”.
VALDITARA: “1.000 DOCENTI DI ITALIANO PER INSEGNARE AGLI STRANIERI”
E ancora: “Abbiamo portato più giovani a scuola grazie ad Agenda Sud, e queste azioni abbiamo deciso di estenderle anche alle scuole delle periferie di centro e nord come Roma, Milano, Torino e Genova dove i risultati hanno un peggioramento legato in primo luogo alla presenza di studenti stranieri con performance di italiano e matematica non soddisfacenti. La linea di intervento nuova è stata quella di formare 1.000 docenti in italiani specializzati per l’insegnamento ai ragazzi stranieri che andiamo ad assumere da settembre, un investimento da 13 milioni di euro per quei ragazzi stranieri che non conoscono la nostra lingua”.
In chiusura Valditara ha commentato le notizie di quei due studenti maturandi che hanno volutamente fatto scena muta all’orale di quinta superiore in quanto già matematicamente promossi: “Fra le riforme che stiamo per varare oltre a quella sui programmi scolastici necessaria sugli esiti di matematica e italiano c’è anche una riforma della maturità, comportamenti di questo tipo non saranno possibili. Significa che se un ragazzo non si presenta all’orale o volontariamente decide di non rispondere alle domande dei docenti non perchè non è preparato ma non vuole collaborare o boicottare l’esame, dovrà ripetere l’anno”.