Valentina Baggio parla di papà Roberto: ecco come è stato crescere con un padre famoso come lui.
Roberto Baggio non utilizza i social e forse – a conti fatti – non fa nemmeno male. Quindi, a descrivere il codino più famoso del calcio italiano, ci ha pensato sua figlia
Valentina. L’ex calciatore ha sposato Andreina Fabbi nel 1999, insieme hanno avuto tre figli: la maggiore Valentina, e poi Mattia e Leonardo. Proprio la figlia maggiore, ha avuto modo di raccontare i 30 anni di matrimonio dei suoi genitori: “30 anni di matrimonio, 3 figli e 7 di fidanzamento dopo essersi incontrati! Costruisci una famiglia felice e mantieni questa felicità”, ha scritto via Instagram. In una recente intervista rilasciata al Corriere, ha anche raccontato come è stato crescere come “figlia di…”: “È stato complesso, abbiamo cambiato molte città, Milano, Bologna, Vicenza”, ha spiegato, ripercorrendo una carriera straordinaria, “I compagni di scuola mi chiedevano sempre l’autografo e le bambine erano gelose, io poi ero molto secchiona, volevo solo studiare”. Dell’infanzia inoltre, i vividi ricordi dei viaggi con il padre: “Mi accompagnava a lezione e metteva sempre un cd con i cori del Boca Juniors”.
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Valentina Baggio, la figlia di Roberto si racconta
Attualmente Valentina Baggio lavora come social media manager di Renzo Rosso, patron di Diesel ma confessa di non ha ambizioni da influencer: “Chi dovrei influenzare, come ripete sempre mio padre? – si chiede – Ci sono ormai professioniste in giro, lasciamo il lavoro a loro. Intendo fare altro nella vita e impegnarmi per il prossimo. Ci sono cose più interessanti di cui occuparsi”. Vive a Milano, è appassionata di yoga e del Brasile ed è buddista. “I miei genitori sono diventati buddhisti a vent’anni – racconta intervistata da “Io Donna” – seguono gli insegnamenti di Nichiren Daishonin diffusi oggi dal filosofo giapponese Daisaku Ikeda, presidente della Soka Gakkai. Siamo andati in Giappone insieme a conoscerlo. Sono fiera dei valori che mi hanno trasmesso e del fatto che non mi abbiano battezzata per lasciarmi libertà di scelta. Sento di avere radici solide in un mondo interessato perlopiù a come ti vesti, dove vai, chi frequenti…”.