Luciana Milani, la madre di Valeria Solesin, parla agli attentatori di Parigi nel corso del processo: il profondo discorso della donna
La donna si è costituita parte civile ed è intervenuta in Tribunale come testimone. Con voce composta ha voluto commentare anche una frase pronunciata da Salah Abdeslam, uno degli imputati, il quale ha ammesso di non avere mai avuto “niente di personale” contro le 130 vittime degli attentati avvenuti tra il 13 e il 14 novembre 2015 in Francia. “Questa allocuzione così banale e convenzionale mi ha fatto pensare. È rivelatrice di un pensiero più profondo e netto. Per loro questi morti non sono persone, non sono esseri umani, sono metafore di quello odiano, di quello che vogliono combattere”, ha detto.
Valeria Solesin, la madre ad attentatori di Parigi in aula: le parole del figlio
In aula a Parigi per il processo agli attentatori c’era la madre di Valeria Solesin, mentre sono rimasti a casa a Venezia il padre Alberto ed il fratello Dario. Quest’ultimo ha voluto lodare, ai microfoni del Corriere della Sera, Luciana Milani per il profondo discorso pronunciato e per il coraggio avuto a tornare in Francia a distanza di anni dalla tragedia.
In Francia, invece, sono tornati anche Andrea Ravagnani, ex fidanzato di Valeria Solesin, e alcuni amici della coppia, quelli con cui si trovavano a Parigi tra il 13 e il 14 novembre 2015: tutti, ad eccezione della giovane veneziana, sono sopravvissuti ai sei attentati. Essi sono stati ascoltati in aula in quanto testimoni.
