Esplode il "caso Zaluzhmy" com il tentativo di Vance di sostituire Zelensky con il generale e ambasciatore in Uk: cosa dice il retroscena del "Guardian"
LO SCOOP DAL REGNO UNITO SUL “POST ZELENSKY”: COSA AVVENNE DOPO LA LITE ALLA CASA BIANCA
Mentre le trattative verso un possibile negoziato diretto tra Putin e Zelensky sembrano sempre più impantanarsi, una “voce” arriva dal Regno Unito che rivela una clamorosa indiscrezione riferita ai giorni immediatamente successivi la storica lite alla Casa Bianca del febbraio 2025: in sostanza, il vicepresidente americano J.D. Vance dopo aver discusso animatamente con il Presidente ucraino durante il summit-flop alla White House il 28 febbraio scorso, avrebbe cercato telefonicamente l’ambasciatore ucraino in UK, il generale Valeriy Zaluzhny (già capo dell’esercito di Kiev, rimosso però dal Governo Zelensky).
L’intento, secondo quanto rivela una fonte al “Guardian”, sarebbe stato quello di pianificare un change regime a Kiev sostituendo il Presidente attuale con il generale considerato in patria e all’estero l’unico possibile rivale politico in eventuali prossime Elezioni Presidenziali in Ucraina (bloccate da circa un anno proprio per l’incessante guerra con la Russia). La rivelazione fatta dal quotidiano inglese mette in evidenza anche il diniego indiretto del generale molto stimato da politici e militari ucraini, che ufficialmente ancora sostiene l’esecutivo del Presidente Zelensky: Zaluzhny, dopo essersi confrontato con il responsabile capo di gabinetto centrale, Andriy Yermak, non avrebbe voluto ricevere la telefonata del vicepresidente Vance.
Il motivo è presto che detto: rispondere a quell’invito sarebbe stato come ammettere la necessità di voler mutuare un nuovo Governo in Ucraina, minando l’unità del Paese nel pieno del conflitto con le forze russe: nonostante domande sempre più strette all’attuale ambasciatore ucraino in UK, Zaluzhny ha sempre rifiutato finora la candidatura in politica, così come il ritorno alle urne (pur promesso anche di recente da Zelensky durante il summit agostano alla Casa Bianca).
TRUMP “STUZZICA” ZELENSKY MA SI DICE COMUNQUE DELUSO ANCHE DA PUTIN
Che i rapporti tra Vance e Zelensky non siano ottimali non lo si scopre certo ora, veritiero o meno il retroscena rilanciato oggi dal “Guardian”, così come le voci che parlano di un lungo “peregrinare” di politici, imprenditori e lobbisti presso l’ambasciata ucraina in Regno Unito per Zaluzhny si susseguono da tempo. Nei vertici ufficiali, a parte la lite di febbraio, i toni sono tornati ottimali tra gli USA e il Presidente ucraino, ma nelle varie dichiarazioni “singole” emergono le distanze e i punti nodali.
Ancora ieri il vicepresidente americano ha messo in evidenza le aperture e concessioni fatte dalla Russia, sottolineando la necessità che Kiev accetti di poter rinunciare ad alcune richieste per potersi sedere al tavolo: Zelensky rifiuta invece di riconoscere i “passi avanti” dell’omologo Putin, lamentando con Europa e Stati Uniti come occorrano maggiori garanzie di sicurezza. Ancora oggi in conferenza stampa il tycoon Trump, dopo aver sentito al telefono nella notte il Presidente russo, ha stuzzicato l’omologo ucraino così come si è detto deluso dal Cremlino.
«Entro due settimane deciderò cosa fare, spero ancora nei negoziati tra Putin e Zelensky ma serve disponibilità di entrambi»: sarà la NATO a finanziare la guerra in Ucraina, in quanto «noi non metteremo più alcun soldo, venderemo le armi all’Alleanza per Kiev». Trump ha invece ricordato che gli Stati Uniti servono per fermare la guerra e non per continuare a finanziarla.
Il “caso Zaluzhny” resta così dirimente, sebbene ancora non al centro delle trattative internazionali: l’impressione è che il generale possa scegliere un basso profilo fino a che non vi sarà l’eventuale caduta del Governo Zelensky, al che potrebbe muovere le proprie “pedine” per lanciare la sfida futura alla conquista del Palazzo di Kiev. Serve prima una tregua, una fine diplomatica alla guerra e una garanzia ottimale per il futuro dell’Ucraina: e tale scenario ad oggi sembra alquanto lontano…