La variante Delta è stata sconfitta in Israele e sono previsti oltre 6 mesi di tranquillità nel Paese a seguito dell’ondata pandemica che ha seminato contagi e morti: lo afferma la dottoressa Rivka Abulafia-Lapid, importante virologa, la quale ha rilasciato le proprie dichiarazioni alla testata “The Times of Israel”. L’esperta ha asserito infatti che la quarta ondata sta per finire, che è altamente improbabile che la mutazione ex indiana ne generi un’altra e che la grande diffusione di una nuova variante sia uno scenario poco plausibile.
Questo è dovuto principalmente alla somministrazione delle terze dosi per fasce d’età in Israele, che, considerato il funzionamento del sistema immunitario, è probabile che forniscano una protezione più duratura rispetto alle prime due. “La mia stima è che una volta che abbiamo tre inoculazioni, la protezione durerà per un anno – ha detto Abulafia-Lapid, operativa presso l’Hadassah Medical Center e parte della facoltà della Hebrew University –. Ci dovrebbe essere una buona memoria nel corpo per circa un anno, in grado di combattere l’infezione Covid in molti casi”.
VARIANTE DELTA SCONFITTA IN ISRAELE: “NE ARRIVERANNO ALTRE, MA NON SUBITO”
La professoressa, sulle colonne del “The Times of Israel”, ha manifestato maggior prudenza nel prevedere per quanto tempo i richiami proteggeranno i vaccinati, asserendo che si attende che tengano sotto controllo le varianti esistenti e non se ne diffondano di nuove per circa 6-8 mesi. Abulafia-Lapid ha basato le sue previsioni sulle prestazioni dei vaccini per altre malattie: “Con l’iniezione iniziale si dà al sistema immunitario un ‘primo insegnamento’, conferendogli la memoria per combattere un virus specifico. Con la seconda iniezione si ‘ricorda’ e la terza volta l’effetto dell’iniezione è ancora più forte”.
Ha quindi fatto l’esempio del vaccino contro il papillomavirus umano, che viene somministrato in Israele alla nascita, a due mesi e a sei mesi; del vaccino contro l’epatite B, che viene dato alla nascita, un mese e sei mesi: del vaccino contro il rotavirus, che viene dato a due mesi, quattro mesi e 18 mesi. In ognuno di questi casi, la terza iniezione conferisce una protezione di lunga durata ed è lecito attendersi che le cose vadano in questa direzione anche questa volta.