Varianti covid: “Bucano immunità vaccini”/ Studio: “21 volte meno efficaci”
Le nuove varianti del covid (Kraken, Cerberus e Gryphon) riescono a sfuggire al vaccino: lo attesta un recente studio di Boston che parla di 21 volte meno anticorpi per le varianti

Kraken, Cerberus e Gryphon contro il vaccino
Secondo un recente studio coordinato dal Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston e pubblicato sul New England Journal Medicine, citato da Repubblica, le nuove varianti del covid starebbero mettendo in crisi l’immunità conferita dai vaccini. Sono soprattutto le varianti nominate Kraken, Cerberus e Gryphon a star preoccupando gli scienziati, che tuttavia avvertono anche che i vaccini rimangono l’arma migliore per evitare gli effetti gravi del virus.
La particolarità di queste varianti del covid, infatti, è che non discendono dalla diffusissima Omicron, ma si sono sviluppata su altri rami del coronavirus, invalidando leggermente gli sforzi compiuti in direzione della variante Ba.5. Lo studio citato da Repubblica parla di una quantità di anticorpi inferiori, fino a 21 volte, in grado di neutralizzare la nuove varianti del covid, rispetto a quanto avveniva con Omicron. Tutto, insomma, si giocherebbe attorno alla quantità di anticorpi concretamente sviluppati dal corpo umano in seguito alla vaccinazione, ma sarebbe anche un livello prettamente teorico, che non può restituire un’immagine precisa di come il vaccino protegga gli individui.
Varianti covid, anticorpi e vaccini
Tuttavia, lo studio di Boston sulla risposta dei vaccini alle nuove varianti del covid evidenzia comunque una differenza importante nella quantità di anticorpi. In seguito alla vaccinazione, infatti, si attestano in media 40mila anticorpi dedicati al ceppo originali di Wuhan del virus, nel caso della variante Cerberus scendono ad appena 500, ed ancora a 175 se si prende in considerazione Gryphon (per Omicron sono circa 3.600, mentre per Kraken in media sono 2.300).
“Questi risultati suggeriscono che le varianti covid possono ridurre l’efficacia degli attuali vaccini a mRNA”, sostengono i ricercatori di Boston, “e che la protezione del vaccino contro malattie gravi con queste varianti può dipendere dalle risposte delle cellule T CD8″. Contestualmente, purtroppo, tutti i rapporti più recenti sull’emergenza coronavirus si stanno concentrando proprio attorno a queste tre varianti del covid che sembrano registrare una diffusione rapidissima in quasi tutto il mondo. Secondo l’OMS, attualmente, Cerberus si attesta a circa un 40% dei casi globali, mentre Kraken ne rappresenta l’11%, Gryphon, invece, ha appena iniziato la sua scalata, con dati ancora troppo scarsi per essere rilevanti.
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