La vicepresidente esecutiva della Commissione Ue Margrethe Vestager punta alla presidenza del comitato direttivo della Bei. Sarà lei la candidata della Danimarca per la Banca europea per gli investimenti e per questo ha già informato la presidente von der Leyen della sua nomina, chiedendo un congedo non retribuito per la durata della campagna. L’ex ministro della Difesa di Berlino ha deciso di assegnare la responsabilità di indirizzo e coordinamento di “Un’Europa pronta per l’era digitale” alla vicepresidente Vera Jourovà, e il portafoglio responsabilità per la concorrenza al commissario Didier Reynders, che riferirà direttamente alla presidente. Tornando alla Vestager, le idee sono abbastanza chiare sul da farsi in caso di vittoria.
Le ambizioni della Vestager
Margrethe Vestager ha promesso di assumersi maggiori rischi presso la Banca europea per gli investimenti se ne diventasse presidente, sostenendo che un approccio conservatore sarà insufficiente per la transizione verde e la ricostruzione dell’Ucraina. L’ex capo della concorrenza dell’UE ha descritto la presidenza della BEI, il più grande finanziatore multilaterale del mondo, come un ruolo “sempre più strategico” per l’unione. Vestager ha affermato che accelerare i finanziamenti per ricostruire l’Ucraina sarebbe una delle sue priorità: “Sto cercando un mandato da parte della governance della banca affinché sia più veloce e, così facendo, possa essere ancora più rilevante”, le sue parole ai microfoni del Financial Times. Vestager ha aggiunto: “È fondamentale collaborare con le imprese per avviare la ricostruzione mentre la guerra è ancora in corso. Non possiamo aspettare”. La candidatura di Vestager deve affrontare una forte sfida da parte di Nadia Calviño, ministro dell’Economia spagnolo, che molti diplomatici dell’UE vedono come la favorita per la posizione di vertice presso l’istituto di credito con sede in Lussemburgo.