A "Freedom" l'approfondimento sulla Villa Adriana voluta dall'imperatore romano Adriano: cos'era la "città ideale" estesa su 120 ettari
Tra le tante meraviglie italiane di cui questa sera la trasmissione “Freedom” ci porterà alla scoperta, ci sarà anche la monumentale e mastodontica Villa Adriana che da secoli immemori sorge alle porte di Roma – precisamente a Tivoli – e che rappresenta una delle più belle opere create dall’imperatore Adriano: rimasta “nascosta” per più di un millennio, è tornata alla luce solamente nel 1434 e da poco più di mezzo secolo è stata inserita all’interno del Patrimonio dell’umanità da parte dell’UNESCO, simbolo di un potere imperiale che era diventato, ormai, smisurato.
Situata sui Monti Tirbutini alle porte di Roma – appunto, nel comune di Tivoli – la Villa Adriana fu costruita a più riprese tra il 118 e il 138 avanti Cristo per volere dell’imperatore Adriano: pensata come residenza suburbana per allontanarsi dalla mondanità dell’Antica Roma, si estende (almeno, per quello che gli scavi archeologici sono riusciti effettivamente a ricostruire) per circa 120 ettari di terreno, in un luogo – peraltro – strategico che permetteva di controllare facilmente l’area circostante da possibili attacchi nemici.
Com’era fatta la Villa Adriana: il progetto della città ideale di Adriano e il declino dopo la caduta dell’Impero
Tra le residenze imperiali, la Villa Adriana è una delle più grandi e imponenti, divisa in addirittura quattro differenti aree adibite a diversi scopi con l’intento – hanno ipotizzato gli storici – di ergersi a “città ideale” per l’imperatore: il complesso più ampio è sicuramente il Palazzo Imperiale, pensato come residenza esclusiva di Adriano e della sua corte è andato quasi interamente distrutto a differenza della poco distante Piazza d’Oro che sembrava essere il luogo di aggregazione principale.
A rendere particolarmente interessante la Villa Adriana – oltre alle notevoli dimensioni – c’è il fatto che ospitasse al suo interno tutti i possibili comfort cittadini dei quali l’imperatore e la sua corte potessero avere bisogno: ci sono ampi giardini costellati da statue di ogni tipo, vere e proprie biblioteche, teatri, le terme amatissime dai Romani, magazzini, alloggi più piccoli destinati al volgo o agli schiavi e anche aree per le guarnigioni militari.
Purtroppo, lo stesso Adriano poté godere della sua Villa Adriana per pochissimi anni prima di cadere in disgrazia e con la caduta dell’Impero romano venne dimenticata e completamente abbandonata, poi razziata negli anni successivi dalla Chiesa; mentre durante il Regno d’Italia la sua importanza fu riscoperta e progressivamente tutelata, ma ancora oggi si ritiene che alcune parti di quella mastodontica opera non siano ancora state del tutto scoperte.