Vittorio Feltri/ “Vaccini? Se si potesse pagare una cifra ragionevole alcun ritardo…”

- Davide Giancristofaro Alberti

Fra i tanti ospiti di oggi a Domenica In anche Vittorio Feltri: sulla questione del ritardo nei vaccini ha invitato all'acquisto

vittorio feltri domenica in 640x300 Vittorio Feltri, Domenica In

Feltri ha proseguito le sue osservazioni sul tema dei ritardi dei vaccini commentando: “Le regole europee esistono ma se ci danneggiano sarebbe meglio trasgredirle e fare di testa nostra andando sul mercato a comprare vaccini sicuri, sperimentati e verificati. Ma perchè non possiamo produrli noi in Italia? Perchè non ci diamo da fare?”. Il giornalista ha notato come potremmo darci da fare anche nel nostro Paese: “Le nostre aziende farmaceutiche potrebbero farlo in modo da non essere più dipendenti dall’Europa. Se le regole europee vengono trasgredite dalla Germania perchè non possiamo farlo noi?”.

Vittorio Feltri ha aggiunto: “Se si potesse pagare anche una cifra ragionevole, troveremmo anche i vaccini perchè so che i mercati funzionano così. Le farmacie? Mia figlia è farmacista e non ha ricevuto alcuna disposizione, non ne sa nulla, quindi siamo in una situazione di totale caos, poi mi rifiuto che il mondo non riesca a produrre i vaccini. Non riesce perchè nessuno li paga come Dio comanda”. Infine ha tuonato: “Stiamo andando in malore come tutti i dati ci stanno dicendo”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

“STOP VACCINI? SOLDI SPESI PER BONUS BICI E BIDET, ACQUISTIAMOLI!”

Vittorio Feltri, in collegamento da Milano con Domenica In, ha commentato lo stop dei vaccini. “Non mi permetterei mai di polemizzare con Sileri, l’unica via di salvezza sono i vaccini ma non sono arrivati, evidentemente qualcuno non li ha comprati”, ha commentato. Quindi ha ricordato come la Germania si sia rifornita, “noi abbiamo speso un sacco di soldi nei bonus per comprare le biciclette e persino dei rubinetti del bidet, i soldi andavano spesi solo per i vaccini! Perchè senza i vaccini siamo qui a soffrire e temere”, ha tuonato Feltri. “Qualora il governo dovesse sciogliere tutte le limitazioni, non sarebbe possibile tornare alla normalità”, ha aggiunto, “il vaccino è la salvezza, ma come mai non è stato acquistato?”, si è domandato, parlando di possibili responsabilità dall’alto.

La sua impressione è che l’efficienza non ci sia a livello governativo: “Cerchiamo di darci da fare, eventualmente facciamo pagare una quota”. Per Feltri, dunque, basta pagare per ottenere tutto, anche in questo caso i vaccini. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

VITTORIO FELTRI A DOMENICA IN

Difficile descrivere Vittorio Feltri in poche righe, del resto il direttore di Libero, giornalista da una vita (anche se ufficialmente fuori dall’Odg dallo scorso giugno), è spesso e volentieri protagonista delle cronache del web, per le sue uscite social e per le sue interviste mai banali. Come tutti sappiamo, Vittorio Feltri non ha peli sulla lingua, e quando deve dire una cosa la dice, anche se non politically correct, e con il rischio di crearsi svariati nemici. Ma il suo quotidiano si chiama “Libero” e forse aggettivo non poteva che essere più azzeccato per descrivere il 78enne originario di Bergamo.

Difficile sfuggire alle grinfie dell’ex direttore de Il Giornale, e solamente questa settimana ha sparato a destra e a manca, a cominciare da Joe Biden, il presidente degli Stati Uniti: “Tutte le tv e tutti i giornali parlano di America e le vicende interessano il 10 per cento degli italiani – ha scritto Feltri sulla sua seguitissima pagina Twitter – assurdo, con i problemi che abbiamo, ci occupiamo di Joe Biden”,

VITTORIO FELTRI E L’ATTACCO A SERENA BORTONE

Per par condicio non si poteva non puntare il dito nei confronti del nostro presidente del consiglio, Giuseppe Conte, reduce da una settimana decisamente turbolenta: «Conte si dà tante arie da statista – scrive ancora Vittorio Feltri sui social – ma l’Italia è il paese che ha il record dei morti, complimenti. Un governo che non riesce neanche a comprare i vaccini necessari si sfiducia per conto proprio senza bisogno di essere licenziato dal Parlamento». Ovviamente non c’è solo la politica nei pensieri di Vittorio, e negli scorsi giorni se l’è presa anche con Serena Bortone, la brava giornalista di “Oggi è un altro giorno” (trasmissione in onda su Rai Uno tutti i pomeriggi da lunedì a venerdì), accusata di essere noiosa: «Serena Bortone rompe i cogl* anche al suo gatto oltre che ai telespettatori». Oggi Vittorio Feltri sarà ospite di Domenica In e colloquierà con Mara Venier probabilmente a 360 gradi, dalla politica alla pandemia, passando per i suoi amati gatti e la moglie, al suo fianco da cinquant’anni: ne vedremo e ne sentiremo delle belle.







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