Presto le armi finiranno per Kiev, ha evidenziato il presidente russo Putin: “Accordo con Kiev nel 2022 ma loro l’hanno buttato”

La guerra in Ucraina ma non solo nella consueta conferenza di fine anno di Vladimir Putin. Il presidente russo ha risposto alle domande dei cittadini e dei giornalisti, lanciando importanti messaggi sui vari dossier internazionali. “La pace con l’Ucraina ci sarà quando la Russia raggiungerà i suoi obiettivi nell’operazione militare speciale, obiettivi che rimangono invariati”, ha spiegato Putin, per poi ribadire che Mosca  “non ha bisogno di una seconda ondata di mobilitazione”. Il Cremlino è sufficientemente fiducioso di “progredire” nonostante le sanzioni economiche, il conflitto in Ucraina e lo scontro con l’Occidente: “Disponiamo di un margine di sicurezza sufficiente” grazie al “forte consolidamento della società russa”, alla “stabilità del sistema finanziario ed economico del Paese” e alla “l’aumento delle capacità militari”.



La conferenza stampa di fine anno di Putin

Nel corso del suo intervento, Putin ha spiegato che il compito principale è quello di rafforzare la sovranità della Russia, la sicurezza alle frontiere, garantire i diritti e le libertà dei cittadini. “L’ho già detto tante volte, ma non è un peccato ripeterlo. Per un Paese come la Russia, la sua stessa esistenza senza sovranità è impossibile. Semplicemente non esisterà. In ogni caso, nella forma in cui esiste oggi e in cui esiste da mille anni”, le parole del numero uno del Cremlino: “La cosa principale è rafforzare la sovranità, ma questo è un concetto molto ampio. Rafforzare, per così dire, la sovranità esterna significa rafforzare la capacità di difesa e la sicurezza esterna del Paese. Il rafforzamento della sovranità pubblica è la garanzia incondizionata dei diritti di libertà dei cittadini, lo sviluppo del nostro sistema politico, il parlamentarismo. E, infine, si tratta di garantire la sicurezza e la sovranità nella sfera economica, la sovranità tecnologica”. Putin ha poi evidenziato che non è stata Mosca a rovinare i rapporti con l’Europa, ma è stata Bruxelles a provare a mettere la Russia in secondo piano. Nel 2014, a suo avviso, a Kiev c’è stato un “colpo di Stato in cui gli americani hanno affermato di aver speso cinque miliardi di dollari”. Putin ha aggiunto: “La tendenza ad avvicinarsi ai nostri confini, sono le ragioni di questa tragedia. L’Europa sta zitta di fronte a questo, noi siamo favorevole a relazioni con l’Europa ma loro non fanno nulla e stanno zitti di fronte agli Stati Uniti”. Ma non solo: il presidente russo ha spiegato di essere pronto a costruire “rapporti con gli Usa”.

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