Aspramente criticata per aver nascosto il ricovero di una settimana di Ursula von der Leyen, la Commissione Ue si difende respingendo gli attacchi recenti, negando di aver oscurato la piena portata della malattia della presidente dell’esecutivo europeo. La portavoce Paula Pinho, infatti, ha dichiarato che le informazioni riguardo le condizioni di salute della politica tedesca sono state fornite, precisando quale malattia avesse e quanto fosse grave. “E abbiamo chiarito che la Presidente era in grado di mandare avanti l’attività. La sua capacità di agire non è mai stata in discussione“.
Ma in conferenza stampa sono state eluse le domande sulla mancata informazione al pubblico del ricovero. Fino a quando non è emersa la notizia del ricovero, la Commissione aveva rilasciato dichiarazioni fuorvianti che insistevano sul fatto che la von der Leyen stesse “mantenendo l’attività“. La mancata menzione del fatto che fosse effettivamente ricoverata in ospedale nella sua città natale ha portato ad accusare l’esecutivo dell’Ue di non essere stata trasparente.
LE CRITICHE DEI GIORNALISTI ALLA COMMISSIONE UE
Nella conferenza stampa, Pinho ha ribadito la serietà della Commissione europea, definita “un’istituzione democratica seria“. Ma Pinho si è rifiutata di spiegare perché la Commissione non sia stata più disponibile e inizialmente ha anche cercato di impedire ai giornalisti di porre ulteriori domande sull’argomento, lamentando che stessero facendo tutti la stessa domanda.
Ad esempio, Eddy Wax di Politico ha sottolineato di aver chiesto direttamente a Pinho mercoledì scorso se la von der Leyen fosse stata ricoverata in ospedale, ricevendo all’epoca la risposta di “nessun aggiornamento“. La portavoce, però, non ha spiegato perché non avesse risposto a questa domanda.
“Non riesco a pensare a nessuna democrazia occidentale seria che non informi il pubblico del ricovero in ospedale del proprio leader. Mi è sembrato un comportamento da Pechino piuttosto che da una democrazia occidentale. Allora perché non ce l’avete detto?“, ha incalzato Laurence Norman del Wall Street Journal. Ma Pinho ha eluso anche questa domanda, rispondendo: “In effetti siamo un’istituzione democratica seria e per questo abbiamo informato tutti e pubblicamente del grave stato di salute del nostro presidente“.
URSULA VON DER LEYEN E IL CASO POLMONITE
Il caso è scoppiato quando il 3 gennaio è stata data la notizia che la presidente soffriva di una “grave” polmonite, senza però specificare che era stata ricoverata in ospedale. Una settimana dopo l’agenzia di stampa tedesca DPA ha parlato del ricovero, lo stesso giorno in cui von der Leyen ha lasciato l’ospedale. Infatti, la sua portavoce ha dichiarato che il ricovero è stato disposto ad Hannover dopo una visita medica. “La presidente non è mai stata attaccata a un respiratore o in terapia intensiva“, ha chiarito l’alto funzionario europeo.
“La Commissione può essere gestita da un ospedale? Dipende dallo stato della persona, del paziente“, ha aggiunto Pinho. Infatti, finora la Commissione Ue aveva opposto una certa resistenza alla possibilità di una delega, ma la vicepresidente esecutiva Teresa Ribera interverrà per presiedere la riunione dei commissari di mercoledì. Quindi, Ursula von der Leyen dovrebbe essere in grado di tenere riunioni entro la fine della settimana e la prossima settimana parteciperà al World Economic Forum di Davos, in Svizzera.