All'interno del welfare aziendale 2025 le aziende stanno provvedendo ad inserire coperture e rimborsi sanitari ai dipendenti.
Il welfare aziendale 2025 ha permesso l’introduzione della sanità integrativa all’interno di circa il 45% dei contratti di lavoro dei dipendenti che lavorano nelle aziende presenti sul territorio nazionale.
Secondo uno studio redatto da Nomisma incaricata a sua volta da UniSalute, il report dal nome “Osservatorio della Sanità”, prevede che tutti coloro che sono in possesso di un’assicurazione sanitaria potranno ottenere un rimborso spese per le visite effettuate presso i laboratori convenzionati.
Welfare aziendale 2025: cos’è e quali sono le spese detraibili
Il welfare aziendale 2025 permette di detrarre molteplici spese mediche, dalle più importanti a quelle un po’ meno impegnative, come ad esempio:
- Rimborso per occhiali e lenti (45%);
- Esami, visite e prestazioni eseguite presso medici che hanno aderito al fondo (71%);
- Pacchetti di prevenzione (54%);
- Cure per il dentista (57%).
Ad oggi è poco diffusa la copertura inerente ai percorsi psicoterapia e psicologici (15%), ai servizi di telemedicina (12%) e ai pacchetti maternità (20%).
La sanità integrativa è un programma di tutela che permette di accedere privatamente alle prestazioni mediche che solitamente verrebbero svolte attraverso il SSN (Servizio Sanitario Nazionale).
L’assistenza può non solo essere attivata in maniera autonoma ma esser parte integrante del contratto di lavoro sottoscritto con l’azienda, come ad esempio:
- Rientrare all’interno dei diritti previsti all’interno dei CCNL;
- Appartenere ai Contratti Integrativi Aziendali;
- Appartenere ai benefit aziendali.
Come accedere?
Esistono 2 modalità per accedere e beneficiare alla sanità integrativa che vanno rispettate secondo le disposizioni vigenti:
- Volontaria: per accedere ai servizi sanitari è obbligatorio iscriversi al portale dedicato, o in alternativa dimostrare di essere titolare di un’assicurazione sanitaria.
- Automatica: in questo caso, la copertura sanitaria permette di usufruire fin da subito dei servizi inclusi come da CCNL grazie all’iscrizione autonoma del fondo preselezionato dall’impresa.
Secondo il Decreto Legge risalente al 92 i fondi sanitari individuabili dalle imprese includono associazioni, società ed enti nell’ambito assicurativo. Essi devono risultare iscritti all’albo, pena l’impossibilità di finalizzare l’adesione.
Le iscrizioni ai fondi sono periodiche e con cadenza annuale. Si precisa che tali coperture integrative non sostituiranno i servizi disposti dal servizio sanitario pubblico.