Confindustria ha parlato bene della ZES unica, reputandolo un meccanismo efficiente e ben funzionante. Ora al Governo si chiede "proroga"
Il Vicepresidente di Confindustria, Natale Mazzucca, esperto nella strategia politica del Mezzogiorno, chiede al Governo di proporre la ZES unica in maniera stabile e continuativa, perché secondo i recenti numeri la misura dimostra il suo corretto funzionamento.
Le aziende che ricevono un incentivo simile, sarebbero più incentivate a produrre e assumere, potendo contare sulla fiducia che lo Stato gli riserva. Se gli aiuti nella “Zona economica speciale” venissero aboliti, si configurerebbe come un ostacolo alla produttività e agli investimenti.
Il desiderio di rilanciare la ZES unica
La ZES unica è stata ben apprezzata dalle imprese, che hanno richiesto molteplici investimenti e conseguenzialmente hanno contribuito ad aumentare i posti di lavoro in un contesto demografico critico.
A chiedere al Governo la proroga della Zona Economica Speciale sono il vicepresidente Mazzucca ma anche Emanuele Orsini, nonché Presidente di Confindustria.
C’è un altro dato che dovrebbe incentivare l’esecutivo ad approvare l’aiuto in manovra: da quando le imprese hanno potuto sfruttare gli incentivi della ZES, hanno superato il 50% di tassi positivi, producendo più PIL ma creando anche numerosi posti di lavoro (un dato mai rilevato da tantissimi anni).
Il timore su quel che potrebbe accadere
Mazzucca è preoccupato che la lunga attesa di creare il Dipartimento specifico per la ZES possa scoraggiare le Imprese del Mezzogiorno a continuare ad investire, innescando nuovamente paure, incertezze e timori.
In una fase così delicata – racconta il Vicepresidente Confindustria – è impossibile permettersi mosse false. Entro fine anno vanno integrate le risorse per prorogare il credito d’imposta da favorire alle imprese del Sud Italia, almeno per altri 3 anni, suggerisce ancora Mazzucca.
Il Vicepresidente conclude sostenendo che il punto non solo soltanto i fondi economici, ma la ZES unica è stata una svolta per lo snellimento burocratico delle pratiche e la velocità nell’autorizzare gli investimenti.
Il rapporto si conclude dimostrando quanto conferito da Mazzucca e Orsini: in 2 anni la ZES unica ha permesso l’approvazione di più di 800 autorizzazioni (con iter piuttosto veloci), generando oltre 35.000 posti di lavoro e 28 miliardi di euro di investimenti complessivi.