L'iniziativa del Presidente CEI cardinale Zuppi: “leggiamo i nomi dei bimbi uccisi il 7 ottobre e poi a Gaza”. Da dove ripartire per una vera pace liberante
IL 14 AGOSTO L’INIZIATIVA DELLA CEI CON IL CARDINALE ZUPPI PER IL DRAMMA IN MEDIO ORIENTE
Dialogo, rispetto, incontro e perdono: sebbene vengano considerati valori “banali”, arci citati e spesso mal abusati, sono i punti da cui la Chiesa spinge ancora oggi per ripartire in un contesto internazionale dove la guerra e le violenze sono sempre più all’ordine del giorno. Nella lunga intervista a “La Stampa” è il Presidente della CEI, il cardinale Matteo Maria Zuppi, ad annunciare per il prossimo 14 agosto 2025 l’iniziativa per il dramma in corso nella Striscia di Gaza proprio partendo daila testimonianza di amore e preghiera per una pace ad oggi se possibile ancora più lontana dopo l’approvazione del piano per occupare l’intera Gaza City.
Per la vigilia della Festa dell’Assunta, a Montesole (Bologna) l’arcivescovo Zuppi spiega che leggerà tutti i nomi dei bambini uccisi il 7 ottobre 2023 e da quel giorno in avanti nella terribile guerra nella Striscia: dai piccoli israeliani mutilati e massacrati, alle migliaia di palestinesi vittime di raid e carestia dentro Gaza, «Nessuno è un numero. Ogni persona ha un nome, la sua identità. Tutti hanno pari dignità».

Davanti al via libera del Governo Netanyahu all’occupazione su Gaza l’impressione all’interno della Chiesa è che vi sia un intestardirsi su posizioni e soluzioni che non porteranno a nulla, neanche ai vincitori: «Vincere la guerra con la guerra è una illusione: non prepara la pace ma la prossima guerra», spiega il Card. Zuppi citando quanto già metteva in luce Don Primo Mazzaolari parlando del “ribaltamento mortifero” di ogni guerra.
DALLA TERRA SANTA ALL’UCRAINA, IL BISOGNO DI PACE È SEMPRE PIÙ ESTREMO: LA PROPOSTA DI DIALOGO DELLA CHIESA
In quella che è a tutti gli effetti una “guerra mondiale a pezzi”, la Chiesa prova a testimoniare una voce diversa che pone in gioco la scontista totale per il mondo intero anche se qualcuno arrivasse a vincere la guerra, tra Medio Oriente, Ucraina e altri teatri di conflitti nel globo. Solo la pace, come richiama costantemente Papa Leone XIV, è vera opportunità per tutti: con la pace si contrasta infatti la «cinica e disumana» follia della violenza, con le sole “armi” del perdono, dell’incontro e della speranza.

Zuppi loda l’iniziativa di Trump nell’incontrare Putin in Alaska il giorno di Ferragosto, ma mette in luce la necessità che tutto debba essere deciso coinvolgendo anche l’Ucraina, «non sono un oggetto!», ravvisa l’inviato speciale del Vaticano per la missione di pace in Ucraina.
L’Occidente e in particolare l’Europa devono fare la loro parte per rilanciare le istanze di pace in un mondo tutt’altro che incline alla pacificazione, ma è sempre più complicato “opporsi” ad una barbarie che rilancia di continua la logica del più forte come unico criterio: «L’UE scelga gli strumenti necessari di politica estera e di difesa europea. Aiutare a pacificare il conflitto israelo-palestinese è un dovere anche dell’Europa», aggiunge ancora il Presidente della CEI, invitando i leader europei ad avere un ruolo più rilevante non solo in Ucraina ma anche nella guerra tra Israele e Hamas.
L’amore è più forte di morte e distruzione, ed è per questo che la Chiesa di Cristo non deve mai cedere alla testimonianza della logica di perdono fraterno che Papa Leone XIV sta brillantemente rilanciando fin dall’inizio del suo pontificato: «Dobbiamo fare in modo che il dialogo venga percepito da tutti come forza e non debolezza in modo che il dolore non provochi altro dolore e unisca invece di dividere». Senza una vera pace non c’è futuro, conclude il Card. Zuppi, e senza che nessuno riesca a fare la sua parte per “disarmare i cuori e fermare le stragi” sarà impossibile liberarsi davvero dallo schema di guerra ormai in atto a livello mondiale.
