OLIMPIADI LONDRA 2012/ Canottaggio, Volpi (RaiSport): Espulsione Drygalla? Infranta la libertà della persona (esclusiva)

- int. Jacopo Volpi

Jacopo Volpi commenta la vicenda della vogatrice tedesca Nadja Drygalla, cacciata dal villaggio olimpico per ordine del comitato tedesco perchè fidanzata con un membro del partito neonazista

drygalla_canottaggioR400 Strano episodio nel canottaggio femminile alle Olimpiadi di Londra (INFOPHOTO)

Le olimpiadi di Londra 2012 ci stanno regalando forti emozioni. Non si tratta solo del medagliere azzurro, sinora appesantito da undici conquiste. Ogni singolo frammento di sport diventa storia: come si può piangere di gioia per Molmenti di gloria nella canoa slalom, è difficile non esaltarsi davanti a Michael Phelps, o non spellarsi le mani per un Federer-Del Potro durato quattro ore e mezza, quanto una mattina d’attenzione a scuola (quando va bene). Come abbiamo avuto modo di vedere, attorno al fatto sportivo si susseguono episodi di contorno che dello sport sono figli (clicca qui per un paio di curiosità), o a volte solo lontani parenti. In quest’ultima categoria rientra un fatto verificatosi oggi ai danni di un’atleta tedesca, la vogatrice Nadja Dryballa, ventitreenne di Rostock. La ragazza è stata allontanata dal villaggio olimpico per ordine del comitato tedesco per i giochi. Motivo? Il suo fidanzato, in quanto membro del partito nazional-democratico tedesco (Nationaldemokratische Partei Deutschlands, per gli amici NPD). Considerato in Germania come filo-nazista e ritenuto dannoso per l’immagine del paese. Il tedesco Udo Voigt, attuale presidente del partito, ha pubblicato una lettera sul sito web del gruppo politico manifestando solidarietà verso l’atleta ed esprimendo il proprio dissenso rispetto alla decisione del comitato olimpico. Per la mera cronaca, la Drygalla non è riuscita a superare la batteria di qualificazione del canottaggio otto assieme alla sua squadra: per lei l’olimpiade era già terminata. Per commentare la notizia ilsussidiario.net si è rivolto in esclusiva a Jacopo Volpi, vicedirettore di RaiSport attualmente impegnato proprio a Londra per il racconto delle Olimpiadi. Ecco le sue impressioni:

Signor Volpi, come commenta questo fatto?

Bisogna capire quali erano le regole in precedenza. Certo, che ancora esista un gruppo neonazista mi fa sorridere.

Sembra una decisione da tempi hitleriani… 

La famosa nemesi, all’incontrario (ride, ndr). Effettivamente sì; oltretutto se non c’è un regolamento preciso al riguardo mi sembra una mossa tardiva: potevano prendere provvedimenti prima evitando questo episodio.

Una questione etica?

 

Dal punto di vista etico ognuno può avere le sue idee politiche, ma qui non si tratta di questo, cioè in ballo qualcosa di un po’ più pesante.

E’ d’accordo co il provvedimento preso con Nadja Drygalla?

Assolutamente no.

Perché?

Sono per la libertà totale della persona. A meno che non ci sia un regolamento, una scorrettezza che l’atleta abbia infranto, magari un codice etico. Ma a parte questo sostengo la libertà totale dell’individuo, che in questo caso è stata infranta.

 

(Carlo Necchi)





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