REPORT/ Anticipazioni e diretta streaming: mafia e guerra dei brevetti nei servizi di stasera (puntata 15 maggio 2016)

- La Redazione

Report, anticipazioni e diretta streaming puntata 15 maggio 2016. Stasera nel programma in onda su Rai 3 si parlerà di guerra dei brevetti e di lotta alla mafia

Milena_Gabanelli_Report Milena Gabanelli, conduttrice di Report

Tornano anche questa domenica, 15 maggio 2016, le inchieste di Milena Gabanelli. In questa puntata di Report si parlerà di come stanno cambiando le mafie e di cosa stiamo sbagliando nel tentare di contrastarle, visto che nonostante tutti le organizzazioni criminali che operano nel nostro Paese non sono mai state così ricche. Vi ricordiamo che oltre a poter vedere Report sintonizzandovi su Rai Tre, potrete seguire il programma anche in diretta streaming collegandovi al sito di Rai.tv, cliccando qui.

Nuovo appuntamento stasera con Report, il programma di Rai 3 condotto da Milena Gabanelli. In apertura sarà mandato in onda il servizio “La guerra dei brevetti” di Paolo Mondani. Una guerra mondiale è in corso ma senza bombe e carri armati: è la guerra per accaparrarsi e difendere marchi e brevetti. In campo multinazionali e piccoli inventori, fondi di investimento, università e soprattutto legioni di avvocati. Si brevetta persino il movimento delle dita per allargare una foto sullo smartphone: Apple e Samsung se le sono date di santa ragione in tribunale per decidere chi lo ha pensato prima. Dietro un certificato che dice “questo l’ho inventato io” ci sono anni di ricerca, soldi e trafile burocratiche. Vedremo come funziona l’ Epo – Ufficio Europeo dei Brevetti, sede centrale a Monaco, l’ente europeo che rilascia i brevetti: il presidente Benoit Battistelli è al centro delle polemiche per i suoi rapporti con i dipendenti, in più – pur essendo un’eccellenza – l’Epo è poco soggetto a controlli esterni, con tutti i rischi che ciò comporta. Report racconterà anche le difficoltà e le prospettive di alcuni imprenditori italiani come l’inventore del tutor, in contenzioso con le Autostrade per stabilire chi detiene i diritti sull’idea. Anche il governo Renzi si è accorto dell’importanza di brevetti e marchi e per questo ha inaugurato il patent box, uno sconto fiscale per non andare all’estero. Chissà se la Ferrari, il più importante marchio italiano nel mondo, deciderà di portare i suoi diritti in Olanda, dove ha già sede la sua holding, o rimarrà nel Belpaese. Infine l’inchiesta di Report illustrerà qual è l’impatto dei brevetti sulla sanità pubblica e sulle tasche dei pazienti a partire dalla battaglia sui prezzi per il farmaco anti-epatite C.

Andrà in onda anche un servizio sulla criminalità organizzata stasera a Report, il programma condotto su Rai 3 da Milena Gabanelli. Giorgio Mottola firma l’inchiesta “Direzioni antimafia”. Se ci fermiamo alla contabilità degli arresti, la lotta alla mafia in Italia sembra andare a gonfie vele. I più pericolosi e importanti boss sono da anni al 41bis, nelle carceri italiane sono detenuti più di seimila mafiosi, le strutture militari dei clan sono state sconfitte da tempo e, solo negli ultimi due anni, alle mafie italiane sono stati confiscati o sequestrati oltre sei miliardi di euro. Eppure, la criminalità organizzata italiana non è mai stata così ricca nella sua storia. Se nel 1995 il fatturato delle mafie ammontava a circa 45 miliardi, nel 2010 era già salito a 100 miliardi e oggi viene stimato intorno ai 200 miliardi di euro. Com’è possibile? Le organizzazioni criminali italiane hanno da tempo cambiato pelle, non sparano più e non hanno bisogno di minacciare. Le mafie sono entrate nel salotto buono della finanza mondiale, arrivando a controllare le governance delle più importanti banche d’affari nel periodo della crisi economica. Sono diventate transnazionali, ma l’Unione non riesce a dotarsi nemmeno di una Procura europea. A Report sarà poi proposto il servizio “C’è multa per te” di Giulio Valesini. Nel 2015 i comuni italiani hanno incassato oltre un miliardo di euro con le multe. Ma per il cittadino multato, perfino ricevere un semplice verbale può diventare un percorso ad ostacoli. E quando il comune ti promette un risparmio sulle spese di notifica, arriva puntuale la beffa.







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