FEDERICA MANGIAPELO/ Giallo di Bracciano: non fu morte naturale

- La Redazione

Il gip ha concesso alla procura di Civitavecchia altri sei mesi di indagini sul caso della morte di Federica Mangiapelo: sarebbe stata uccisa, sospetti sul fidanzato

bracciano_federica-mangiapelo_profilo_facebook_R439 Federica Mangiapelo (Infophoto)

Si riapre il caso di Federica Mangiapelo, la giovane trovata morta il primo novembre 2012 sulle rive del lago  di Bracciano. Una morte rimasta fino a oggi misteriosa, le cui motivazioni furono un malore mai del tutto accertato, in quanto sofferente di miocardite. Un caso che sembrava chiuso, tanto che era stato depositato decreto di archiviazione, invece adesso il caso si riapre. L’avvocato del padre di Federica ha infatti presentato opposizione all’archiviazione e il gip di Civitavecchia ha concesso alla procura altri sei mesi di tempo per nuove indagini. Il motivo? Quello più temuto ma fino a oggi accantonato: Federica sarebbe stata uccisa. E’ già stato richiesto un nuovo esame autoptico. Secondo i legali infatti quando la ragazza, che era stata fuori la notte per partecipare a una festa di Halloween, morì non era da sola. Il maggior sospettato dunque torna a essere il fidanzato Marco Di Muro. E la vera causa di decesso sarebbe stata l’annegamento. Marco ha sempre sostenuto che Federica quella sera dopo aver istigato con lui si fosse allontanata da sola. A metterlo nell’angolo sarebbero due fatti: disse di essere tornato a casa fra la una e mezza e le due di notte, ma le telecamere di una stazione di servizio lo hanno filmato alle 2 e 34. E sulle sue scarpe tracce di una alga che cresce proprio sul lago di Bracciano.







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