SANTO DEL GIORNO/ Il 28 novembre si celebra Santa Teodora

- La Redazione

Il 28 novembre si festeggia Santa Teodora di Rossano, in provincia di Cosenza, che fu badessa e martire. La donna fu in vita discepola di San Nilo. Ma vediamo la storia della Santa

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Il 28 novembre si festeggia Santa Teodora di Rossano, in provincia di Cosenza, che fu badessa e martire. La donna fu in vita discepola di San Nilo e da lui acclamata nelle situazioni difficili – ad esempio quando fu necessario trarre in salvo la madre e la sorella di Santo Stefano – è un esempio di vita monastica per tutti. Teodora nasce intorno al 910 da Eusebio e Rosalia, una coppia di sposi non così agiata ma che comunque non fa mancare nulla alla piccina che cresce felice, manifestando da subito nel suo tenore di vita il pieno rispetto del significato del suo nome che deriva dal greco e vuol dire ‘colma di divini doni’. Sin da subito capì che la sua vita sarebbe stata consacrata a Dio: infatti trascorreva le sue giornate dedicandosi ad opere di pietà e al divino servizio finché non ebbe l’opportunità di realizzare il suo più grande desiderio, ossia consacrarsi completamente al Signore. Per questo motivo, decise di conservare la sua verginità, abbandonò gli abiti mondani ed entrò nell’ordine monastico di San Basilio Magno. Teodora era una fanciulla molto bella ma non si faceva vanto del suo aspetto perchè nel suo cuore aveva deciso di regalare questa sua bellezza al suo sposo divino. Così a quindici anni decise di entrare sotto la guida di San Nilo il Giovane nel monastero di Santo Opoli dove le fanciulle si dedicavano alla vista monastica fatta di orazioni e preghiere.

In quegli anni si distinse così tanto per la sua devozione che divenne, in via del tutto naturale, una guida spirituale per le altre fanciulle che aiutava nella pratica della vita spirituale, divenendo per loro un esempio di vita monastica. Qualche anno dopo, San Nilo volle premiarla per tanto impegno: dopo aver terminato la costruzione dell’oratorio di Sant’Anastasia, realizzato grazie al contributo economico di un devoto di nome Eusebio, San Nilo ne affidò la guida proprio a Teodora che radunò in quella struttura tutte le giovani che desideravano consacrarsi a Dio e le monache sue compagne del monastero di Santo Opoli. Teodora restò lì, in quel monastero, per tutta la vita. Si occupò di essere una guida carismatica per tutte le ragazze di Rossano e dei paesi limitrofi e per avvicinarsi ancora di più a Dio mortificò le sue carni terrene con digiuni periodici e supplizi con il cilicio. Il 28 Novembre del 980 Teodorà passò a miglior vita: aveva secondo la tradizione 70 anni. Sul luogo della sua sepoltura ci sono ad oggi ancora dubbi: secondo alcuni sarebbe stata seppellita nella cattedrale di Rossano ma secondo le testimonianza scritte di due uomini del tempo, Eugenio e Beltrano, il corpo della badessa fu sepolto direttamente nel monastero di Sant’Anastasia dove erano custodite le spoglie delle donne beate.





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