SPESOMETRO 2014/ Come funziona strumento anti-evasione del Fisco che parte oggi

- La Redazione

È scattato quest'oggi lo Spesometro 2014, lo strumento del Fisco per misurare il tenore di vita dei contribuenti in conformità (o difformità) con il reddito dichiarato

soldi_euro_r439 Scandalo e paradisi fiscali (Infophoto)

Gli acquisti sopra i 3.600 euro? Tutti Nel mirino dello spesometro 2014. Lo strumento verrà utilizzato dal Fisco per misurare il tenore di vita dei contribuenti in conformità (o difformità) con il reddito dichiarato. Se avete comprato gioielli, automobili e altri accessori di lusso in linea coerente con quanto dichiarato l’anno passato allora non ci saranno problemi, ma se i conti non torneranno, l’agenzia delle entrate verrà a farveli in tasca. Il varo ufficiale dell’arma antievasione è avvenuto quest’oggi (per i commercianti); la scadenza del 22 aprile riguarda appunto chi liquida l’Iva ogni tre mesi, mentre mercoledì 30 aprile sarà il turno degli operatori finanziari attraverso i quali passano i pagamenti per acquisti dai 3.600 euro in su effettuati con carta di credito e bancomat. In pratica, bisognerà comunicare all’Agenzia delle entrate sia le prestazioni rese che ricevute, comunicando le tutte le vendite emesse con fattura. Sono invece esentate dallo spesometro le cessioni all’esportazione effettuate dalle imprese, le importazioni e gli acquisti intracomunitari che sono già soggetti ad altre rilevazioni da parte dell’anagrafe tributaria. Tutte le info affluiranno ai database del Fisco andando così a rimpinguare e a ridisegnare i confini di una banca dati sempre più dettagliata, capace di fornire identikit completi e approfonditi. La lotta al nemico pubblico numero uno – l’evasore totale – si fa sempre più forte. Si tratta di una versione rivisitata e rafforzata dello spesometro targato 2010 che poneva il focus sulle spese da 25 mila euro in su. Venendo dunque al 30 aprile, le banche e gli operatori finanziari saranno tenuti a comunicari i dati delle operazioni Iva (non inferiori a 3.600 euro) effettuate nel corso del 2013 con carte di credito o bancomat, comunicando dunque le generalità di chi ha sostenuto l’acquisto, gli importi della transazione, la data e il codice fiscale dell’operatore attraverso il quale è avvenuto il pagamento elettronico. Verranno coinvolto anche le imprese agricole che saranno tenute a render note l’elenco di clienti e fornitori.







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