SANTO DEL GIORNO/ Il 5 luglio si celebra Sant’Antonio Maria Zaccaria

- La Redazione

Sant'Antonio Maria Zaccaria fondò Congregazione dei Chierici Regolari di San Paolo, meglio noti col nome di "Barnabiti". Il 27 maggio 1897 fu canonizzato da Leone XIII

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Il 5 luglio la Chiesa Cattolica festeggia Sant’Antonio Maria Zaccaria. Nato nel 1502 da genitori appartenenti alla vecchia aristicrazia genovese, Antonio Maria trascorse la sua infanzia a Cremona insieme alla giovane madre che, rimasta vedova, consacrò la sua esistenza all’educazione del suo amato bambino. La sua formazione scolastica iniziò a Cemona ma si concluse a Padova dove si laureò in filosofia e medicina. La professione di medico non lo entusiasmava, sentiva che non era quella la sua strada e scelse di intraprendere un percorso spirituale. La sua vita era fatta di meditazione e dedizione, amava studiare le sacre scritture e, attraverso il suo lavoro di catechista, guidò verso la fede i bambini e tutti i fedeli della parrocchia di San Vitale. Si dedicò anima e corpo allo studio della Bibbia e nel febbraio del 1929 fu ordinato sacerdote. Nella sua parrocchia diede vita a un oratorio e non si risparmiò in opere di carità rivolte principalmente agli ammalati. Durante la terribile epidemia di peste che si sviluppò nel 1528, i suoi parrocchiani gli conferirono l’appellativo di “Padre della Patria”. Subito dopo si trasferì in Emilia Romagna e la contessa di Guastalla lo nominò suo cappellano. Quando in seguito conobbe alcuni rappresentanti della nobiltà milanese, ebbe l’opportunità di dare vita alla comunità di San Paolo, una vera congregazione che sostituì il vecchio e superato oratorio. Ad Antonio Maria Zaccaria va il merito di aver fondato, con l’aiuto della contessa Torelli, il collegio delle Angeliche e in seguito il gruppo laico detto “maritati di San Paolo”. Molte le iniziative delle tre congregazioni tra cui la consuetudine di segnare l’ora, il venerdì pomeriggio, con il rintocco delle campane. Gli appartenenti alle congregazioni non ebbero vita facile, subirono minacce e accuse infamanti fino a essere considerati eretici. Contro le confraternite fondate da sant’Antonio Maria Zacaria furono avviati due procedimenti giudiziari che sentenziarono in loro favore con l’assoluzione da ogni accusa.

Nel giugno del 1939 don Antonio Maria Zacaria fece ritorno nella sua città natale e fu proprio a Cremona che le sue condizioni di salute, già molto compromesse, si aggravarono. La madre e i suoi amici devoti rimasero al suo capezzale fino alla fine dei suoi giorni. Morì il 5 luglio 1939, aveva solo 37 anni. I funerali si svolsero a Cremona e subito dopo il corpo fu spostato nel capoluogo lombardo dove fu seppellito all’interno del convento delle Angeliche. Molti anni dopo fu riesumato e i resti furono trasportati nella basilica milanese dei Santi Paolo e Barnaba. Beato fin da subito, fu santificato nel maggio del 1897 durante il pontificato di papa Leone XIII.Molte sono le chiese intitolate in suo onore e non soltanto a Milano. A Trastevere, uno dei più noti quartieri di Roma, si trova la bellissima parrocchia di Sant’Antonio Maria Zaccaria costruita intorno al 1930, fortemente voluta dai padri Barnabiti, il cui stemma domina la facciata imponente della chiesa romana.





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