SOCCI/ Papa Francesco è come Bud Spencer? Peggio della legge del taglione

- La Redazione

Secondo lo scrittore Antonio Socci, il papa tradisce le fondamenta della fede cattolica glorificando la violenza in risposta alle offese come fanno invece i musulmani

Francesco_Papa_SediaR439 Immagine di archivio

In un articolo pubblicato oggi sul quotidiano Libero, lo scrittore Antonio Socci prende in esame la frase del papa che molta curiosità o scalpore, a seconda dei casi, ha suscitato. La frase è nota: se offendi mia madre io ti do un pugno. Socci si domanda se Bergoglio vuole imitare Bud Spencer o Cassius Clay, dicendo che è una frase che rimane inspiegabile. Proprio nel momento in cui tutto il mondo civile dopo i fatti di Parigi dice che le religioni non devono usare violenza, ecco la frase del Papa, scrive Socci: La legittimazione della violenza fisica per una “brutta parola” liquida la civiltà giuridica e soprattutto cestina il Vangelo. La “battuta” bergogliana infatti appare perfino più arretrata della legge del taglione che stabiliva pur sempre una primitiva proporzione: occhio per occhio, dente per dente” dice. Dire che bisogna rispondere con la violenza a una offesa, aggiunge, è qualcosa che è in linea solo con la mentalità islamica. Papa Bergoglio dice cose che sono tragiche, scrive ancora, “proprio mentre ci sono paesi, grandi e importanti come il Pakistan, dove molti cristiani indifesi e innocenti – penso ad Asia Bibi – sono torturati e condannati a morte proprio per la famigerata legge sulla blasfemia, in quanto i tribunali ritengono blasfemo l’aver detto di aver fede in Gesù Cristo e non in Maometto stesso”. A questo punto Socci accusa Bergoglio di “legittimare una modica quantità di violenza” e ignorare invece i cristiani perseguitati, “perché non ha mai detto armatevi perché avete diritto alla legittima difesa per salvare le vostre famiglie”. Quindi scrive che il papa preferisce invece denigrare la storia dei cattolici, usando parole gentili con le altre religioni, ma riservando bastonate e durezze solo ai cristiani: “Ci si è chiesti allora di chi lui sia il Vicario. Speriamo che egli non interpreti il suo ruolo in riferimento a un Dio non cattolico, come una sorta di papa di tutte le religioni. Eppure questo a volte sembra mostrare anche con i gesti.Non si inginocchia davanti all’eucarestia come la liturgia impone, ma va a pregare (e adorare) nella Moschea blu di Istanbul rivolto alla Mecca (mentre i cristiani sono massacrati da musulmani). Nei giorni scorsi nello Sri Lanka il papa non ha trovato il tempo per la benedizione della neonata Università Cattolica, ma l’ha trovato per un fuori programma: la visita al tempio buddista”.







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