IDA MAGLI/ Morta l’antropologa controcorrente: un convegno per ricordare la studiosa (news, oggi 22 febbraio 2016)

- La Redazione

Ida Magli è morta: si è spenta all'età di 91 anni l'antropologa definita dai più "controcorrente". Tra i suoi lavori più famosi per il long seller "Gesù di Nazareth-Tabù e trasgressione"

idamagli_zoomR439 Ida Magli (Foto dal web)

Sarà organizzato un convegno per ricordare Ida Magli, l’antropologa “controcorrente” morta ieri a Roma a 91 anni. Ad annunciarlo, secondo quanto riportato dal quotidiano Assesempione, è la consigliera regionale della Lombardia, Maria Teresa Baldini: “Una donna che ha elaborato progressivamente un proprio pensiero pagando a caro prezzo la sua convinzione. Da un’analisi delle nostre radici culturali ed identitarie ha elaborato una tesi euroscettica per la quale è stata oggetto di una battaglia silenziosa da parte della sinistra che ha osteggiato le posizioni contrarie all’unificazione dell’Europa. E’ stata allontanata da testate di partito e volutamente accantonata nell’oblio. In realtà oggi la sua intuizione è andata a confluire in un pensiero radicale che ormai gran parte delle forze politiche condividono. Per rendere omaggio, e anche giustizia, all’impegno che Ida Magli ha messo in campo dal punto di vista antropologico ho intenzione di promuovere un convegno a lei dedicato con un parterre di relatrici tutte al femminile, per parlare di Europa con una visione concreta, rivalutando un pensiero ingiustamente e troppo a lungo costretto a margine”.

Aveva messo in guardia sull’Europa e sull’Islam l’antropologa “controcorrente” Ida Magli, morta ieri a Roma a 91 anni. Da sempre impegnata a favore delle donne, fu la prima ideologa del femminismo italiano. Ma non solo. Ida Magli si è anche battuta contro l’Europa e ha preannunciato uno scontro con il mondo islamico. A ricordare due dei libri dell’antropologa che sono stati contestati è Il Giornale. Per quanto riguarda il Vecchio Continente “gli ultimi anni Ida Magli – scrive il quotidiano – li ha dedicati alla lotta Contro l’Europa, titolo di uno dei suoi libri più importanti e veggenti, dove denuncia la perdita delle sovranità nazionali, di libertà e democrazia, in un sistema livellato verso il basso, secondo i criteri di un nuovo comunismo. E contro l’Europa si è battuta praticamente da sola, dall’inizio degli anni Novanta, mentre tutti la sbeffeggiavano per questo, prima di cominciare a rendersi conto delle sue molte ragioni”. E sul mondo islamico, scrive il quotidiano, “nel 1996 pubblicò un libro che ai più sembrò visionario, fanatico o – nel caso migliore – esagerato. Si chiamava e si chiama Per una rivoluzione italiana (Baldini & Castoldi): parla di politica, scuola, islamizzazione, Unione europea, mass media, sistema sanitario, Costituzione. (…) All’epoca quasi nessuno sapeva cosa fosse Al Qaida, l’attentato alle Torri gemelle era al di là di ogni immaginazione, per non parlare dell’Isis. Dunque i passaggi sull’islamismo apparvero, ai più, come una forma di arretratezza culturale, di chiusura mentale, se non addirittura di razzismo. Il volume venne del tutto ignorato, ucciso con la tecnica del silenzio, e non è più stato ristampato. Ma lei sapeva, tutt’altro che umiliata, che un giorno sarebbero state riconosciute le sue ragioni”. 

E’ morta a 91 anni, nella sua casa di Roma, Ida Magli, l’antropologa “controcorrente”, da sempre impegnata a favore delle donne, mente aperta in fatto di cultura e religione, capace di dischiudere nuove prospettive. Tra i lavori più celebri della Magli bisogna annoverare il long seller “Gesù di Nazareth-Tabù e trasgressione” e “Matriarcato e potere delle donne”. A dispetto di un’età ormai avanzata bisogna ricordare che la Magli era ancora lucida, tanto che che aveva da poco terminato di scrivere la sua ultima fatica letteraria: “Figli dell’uomo: storia del bambino, storia dell’odio”. La Magli era nata a Roma nel 1925 e si era laureata in filosofia, poi specializzandosi in psicologia medica scperimentale. Per molti anni ha insegnato antropologia culturale alla Sapienza di Roma dalla quale si era però dimessa nel 1988 dedicandosi alla stesura di numerosi saggi, tra cui “Santa Teresa di Lisieux”, “Viaggio intorno all’uomo bianco” e “La donna un problema aperto”. Come riportato da La Stampa, Ida Magli si era recentemente interessata anche alla questione delle donne molestate a Colonia la notte di capodanno: “L’Europa non progredisce agli occhi di nessuno, il suo potere politico è quasi nullo malgrado le immense ricchezze profuse a tale scopo, malgrado l’imposizione di una moneta unica, malgrado le regole e le norme imposte da Bruxelles per far diventare uguali, se non gli uomini, almeno le zucchine, la curvatura delle banane, i recinti per le galline e, al colmo del grottesco, anche i sedili dei mezzi di trasporto pubblici cui i tedeschi si sono opposti perché “i loro sederi sono più grossi“. Fortemente critica verso il modello vigente di Unione europea, la Magli lo aveva contestato fin dai primi anni 90.
 





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