Maturità/ Novità Esame di Stato, riforma dal 2019: ammessi anche con un’insufficienza (Buona Scuola)

- La Redazione

Maturità, le novità sull'Esame di Stato. Le modifiche entreranno in vigore dal 2019: studenti ammessi anche con un'insufficienza, ecco cosa prevede la Buona Scuola

scuola_esame_maturita_4_lapresse_2016 Scuola (LaPresse)

Altri due anni senza sorprese: il nuovo Esame di Maturità vedrà la luce nel 2019. Le novità sull’Esame di Stato sono contenute nei decreti attuativi della Buona Scuola, il cui via libera è arrivato oggi dal Consiglio dei Ministri. Tra i provvedimenti approvati c’è appunto anche quello che riguarda la Maturità. Oggi le prove scritte sono tre più un esame orale: tra due anni i maturandi saranno invece sottoposti a due prove scritte più un colloquio. Il Ministero dell’Istruzione sottolinea che lo svolgimento delle attività di alternanza Scuola-Lavoro, così come quello della Prova nazionale Invalsi, sarà un requisito di ammissione. Inoltre gli studenti saranno ammessi alla Maturità con il 6 in tutte le materie “fatta salva la possibilità per il Consiglio di classe di ammettere, con adeguata motivazione, chi ha un voto inferiore a sei in una disciplina (o in un gruppo di discipline che insieme esprimono un voto)”. Un’insufficienza legata al comportamento non permetterà invece di accedere all’Esame. Per quanto riguarda l’Invalsi, nelle classi finali della secondaria di I e II grado la prova sarà un requisito per l’ammissione all’Esame ma non influirà sul voto finale: si svolgerà in quinta per italiano, matematica e inglese ma in un periodo diverso da quello dell’Esame di Maturità.

Il nuovo Esame di Maturità, così come previsto dai decreti attuativi della Buona Scuola, sarà composto da una prima prova scritta nazionale incentrata sulla padronanza da parte degli studenti della lingua italiana, da una seconda prova scritta nazionale su una o più discipline caratterizzanti l’indirizzo di studi, e da un colloquio che accerterà “il conseguimento delle competenze raggiunte, la capacità argomentativa e critica del candidato, l’esposizione delle attività svolte in alternanza”. Cambiano anche i voti che saranno attributi alle prove dell’Esame di Maturità, anche se il voto finale continueà ad essere espresso in centesimi: saranno assegnati “fino a 25 punti per il credito scolastico, fino a 15 per ciascuna delle tre prove scritte, fino a 30 per il colloquio”. Sarà poi dato maggior peso al percorso compiuto dagli studenti nell’ultimo triennio. Il credito scolastico inciderà infatti fino a 40 punti, le 2 prove scritte fino a 20 punti ciascuna, l’orale fino a 20 punti. La Commissione dell’Esame di Maturità non subirà modifiche. Ci saranno un presidente esterno, tre commissari interni e tre commissari esterni.







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