GRAZIE MAESTRO/ Gli 80 anni di Enzo Jannacci al Teatro San Teodoro di Cantù

- La Redazione

Il 3 giugno si ricordano gli 80 anni di Enzi Jannacci con un grande spettacolo al Teatro San Teodoro di Cantù: numerosi artisti rendono omaggio, di GIULIO FALCO 

jannacci_canto_maniR439 Immagine di archivio

Il 3 giugno 2015 andrà in scena alle ore 20.30, presso il Teatro San Teodoro di Cantù la quinta edizione dello spettacolo “Grazie Maestro”..

Un grande cast di musicisti, cantanti e cominci renderanno omaggio al genio di Enzo Jannacci, attraverso una esibizione, il cui obiettivo benefico e culturale, è nato dall’amore che tante persone: fans e amici del maestro hanno voluto esprimere concretamente, trovando l’entusiastico appoggio di molti artisti che hanno lavorato con lui.

L’opera di Jannacci ha saputo coniugare sapientemente momenti di svago, comicità surreale, semplicità, con messaggi importanti e a volte fastidiosi per alcuni, riguardanti argomenti come: il lavoro nero, la droga, la mafia, lo sfruttamento e il disagio sociale. Tutti temi estremamente attuali, che ci hanno convinto, una volta di più, dell’importanza di far conoscere meglio e in particolare alle nuove generazioni, l’opera di questo genio.

Così è nata l’idea dello spettacolo: semplicemente contagiando rapidamente tutti gli artisti che hanno lavorato con lui o lo amavano, e che sono entrati in contatto con mia moglie Silvia, autentico database vivente delle opere “Jannacciane”.

In particolare Osvaldo Ardenghi, uno dei comici e artisti prediletti del maestro, teneva in serbo da molto tempo un pezzo appositamente composto, per esprimere in modo molto personale e struggente il ringraziamento a colui che lo aveva scoperto e aiutato a riconoscere il proprio talento artistico. Ha voluto farcelo ascoltare, incantandoci completamente con il testo, la melodia e il suo timbro vocale da bluesman.

Il pezzo che da il titolo allo spettacolo, racconta l’ultimo incontro avvenuto tra Osvaldo Arenghi e il suo maestro, avvenuto qualche mese prima della sua dipartita.

Lo spettacolo quindi ruota attorno all’esecuzione di questo brano, nel quale ogni artista si esibisce raccontando quel pezzo di storia che lo riguarda, sapientemente accompagnato da una band di eccezionale bravura, con i maestri Tomelleri (coautore del famoso brano “el purtava i scarp del tenis”) e Farina (musicista storico della band di Jannacci) e con quel feeling tipicamente jazz, che si adatta perfettamente a moltissimi dei brani scelti.

Le due pause comiche eseguite dallo stesso Ardenghi e dal duo Bove e Limardi, che inseme avevano lavorato al “Bolgia Umana”, storico locale di Enzo Jannacci, contribuiscono a far sì che si alterni un clima gioioso e festoso, in brani come ‘quelli della banda dell’ortica’ a ricordi più intimi come in ‘Vincenzina e la fabbrica’.

La tromba di Marco Brioschi, il pianoforte magico di suo fratello Paolo, il sapiente accompagnamento della batteria di Flaviano Cuffari, e del basso di Piero Orsini, la stupenda voce di Micaela Negri, la stupefacente esibizione di Stefano Usini e Claudio Sanfilippo, (autore del pezzo cantato da Mina per i recenti campionati mondiali di calcio), l’incantevole pezzo “Taxi” cantato dal bravissimo Andrea Achilli, hanno fatto sì che la prima edizione di questo spettacolo, svoltasi il 25 ottobre 2014 presso il teatro comunale di Novate Milanese, abbia saputo ricreare in modo coinvolgente, quel clima di tributo all’arte oltre che alla persona, del tutto spontaneo e appassionato, senza che si rendesse necessario alcun particolare accorgimento, nella presentazione e pianificazione dello spettacolo, se non il desiderio di tutti di fare del proprio meglio per il successo dell’impresa.

Riuscire a esprimere un tributo generoso, spontaneo, intimo, alla universalmente riconosciuta genialità, dell’opera di Enzo Jannacci.

La calorosa accoglienza del pubblico presente in sala a Novate Milanese, ci ha spinto a replicare il 6 dicembre 2014 al Teatro Fumagalli di Cantù, dove erano presenti alcuni colleghi medici che hanno lavorato con il giovane dottore Enzo Jannacci presso il nosocomio della città. Grandissimo l’apprezzamento del pubblico alla fine dello spettacolo, espresso in modo festoso con la richiesta di ulteriori bis.

Successivamente siamo andati in scena Il 17 febbraio 2015 presso il Teatro Binario 7 di Monza con la regia di Dario Barezzi, regista e grande amico di Enzo Jannacci, a anche questa volta l’apprezzamento del pubblico è stato calorosissimo.

Per la quarta edizione, andata in scena presso il prestigioso Teatro sociale di Como, il 29 marzo 2015, abbiamo ottenuto l’appoggio dell’antica associazione “La Stecca”, oltre che come le altre volte, il patrocinio comunale. Anche questa volta numerosa e calorosa l’accoglienza del pubblico presente in sala.

Questa quinta edizione vedrà la partecipazione di Folco Orselli e della cantante Elena Paoletti.

In sintesi si tratta di uno spettacolo corale, nel quale numerose stelle brillano di luce propria, ma nello stesso tempo all’unisono, coinvolgendo il pubblico senza eccessivi richiami nostalgici, ma cercando di far rivivere attraverso la musica, la grande arte e il messaggio di immensa umanità che il Maestro ci ha lasciato.

Quando le stelle si abbracciano, e l’amore si manifesta, rinasce la vita, si potrebbe affermare.

 

di Giulio Falco (presidente dell’Associazione Culturale “Quelli Che … Enzo Jannacci ce l’hanno nel cuore”)





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