Asma, 16enne muore dopo due giorni di agonia/ Ultime notizie: forme gravi in aumento

- Paolo Vites

L'asma in forma lieve o grave colpisce milioni di persone in Italia, per riuscire a convivere con essa è importante sapere bene di che tipo è

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Una ragazza di 16 anni è morta in provincia di Milano per un attacco di asma. La studentessa di Melegnano è deceduta in ospedale, dopo due giorni di coma, a causa di una crisi respiratoria. La ragazza, che frequentava l’istituto Afol, si era sentita male precedentemente in classe. Forse in seguito ad un’allergia olfattiva, aveva cominciato a tossire: nel giro di una ventina di secondo i compagni di classe si erano accorti che non riusciva più a respirare. Immediato l’arresto cardiaco: la ragazza era arrivata in ospedale già in condizioni disperate. Inutili dunque i tentativi di rianimarla. Negli ultimi anni l’asma ha assunto caratteristiche di diffusione e gravità preoccupanti, sia in termini di morbilità che di mortalità. «I dati relativi ai pazienti affetti da asma grave nel nostro paese sembrano paradossali, se si considerano le accresciute conoscenze recenti sulla eziopatogenesi dell’asma e sulla disponibilità di trattamenti in grado di consentire un buon controllo nella gran parte di pazienti con questa patologia ostruttiva», ha dichiarato Antonino Musarra, presidente dell’Associazione Allergologi Immunologi Italiani Territoriali e Ospedalieri. (agg. di Silvana Palazzo)

ASMA, MORTA STUDENTESSA DI 16 ANNI

Come detto in queste righe, di asma si può anche morire. E’ successo pochi giorni fa a Melegnano nel milanese: una ragazza di 16 anni ha avuto un attacco mentre era in classe. Ricoverata in ospedale, è deceduta dopo due gironi di coma. Secondo l’agenzia Ansa che riporta la notizia, potrebbe essersi trattato di un attacco di allergia, è stata colpita da forte tosse che non cessava e non è più riuscita a respirare, quindi l’arresto cardiaco. Inutile ogni tentativo di rianimarla. Non si capisce quale tipo di allergia possa averla colpita visto che in quella classe e in quella scuola si recava tutti i gironi, ma chi soffre di asma grave deve essere sempre sotto controllo. Negli ultimi anni poi, dicono gli esperti, l’asma ha assunto caratteristiche di diffusione gravità preoccupanti, anche a causa dell’aria fortemente inquinata che si respira nei grandi centri urbani. (Agg. Paolo Vites)

UN COLPITO SU TRE HA MENO DI 14 ANNI

Sono ben 300mila gli italiani che soffrono di asma nella forma più grave mentre quelli che ne soffrono in forme meno gravi sono addirittura 2 milioni e mezzo. E’ un problema che danneggia la qualità della vita e che in alcuni casi può anche essere mortale. Dei 300mila che ne sono colpiti nella sua forma peggiore, ben uno su tre ha meno di 14 anni. Sul sito affariitaliani.it oggi alcuni importanti consigli per come convivere con questa fastidiosa patologia, primo fra tutti effettuare sempre il vaccino anti influenzale, infatti il vaccino non evita il rischio di essere colpiti dall’influenza, ma evita che l’asma diventi peggiore del solito. Non solo: chi soffre di asma dovrebbe fare anche il vaccino anti-pneumococcico, quello contro la polmonite, che è in due forme: “il vaccino pneumococcico coniugato, che aiuta a scongiurare 13 tipi di batteri pneumococcici che comunemente causano infezioni gravi, e il vaccino pneumococcico polisaccaridico, che ha come obiettivo 23 tipi di batteri pneumococcici che causano malattie infettive intense”.

ASMA: TUTTI I CONSIGLI PRATICI

L’asma, come si sa, nella maggior parte è causata da vari tipi di allergia, dunque conoscere bene il proprio caso personale è necessario, che siano il polline, la muffa, gli animali domestici, il fumo e anche lo stress. Conoscere la propria causa personale è importante per il tipo di cura. Ovviamente tutti i sofferenti di asma sanno che devono usare un inalatore apposito che aiuta a superare le crisi, ma anche farmaci appositi così come necessario è avere sempre con sé il numero del proprio medico curante nel caso non si sia in grado di superare una crisi.  Riconoscere l’asma: mancanza di respiro, tosse, dolore toracico o senso di costrizione, respiro affannoso.







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