• Iscriviti alla Newsletter
  • Accedi
  • Registrati
IlSussidiario.net
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net
IlSussidiario.net
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
IlSussidiario.net
IlSussidiario.net

Home » Lavoro » SINDACATI E POLITICA/ I dati che “smontano” le regole sul lavoro

  • Lavoro

SINDACATI E POLITICA/ I dati che “smontano” le regole sul lavoro

Giuseppe Sabella
Pubblicato 9 Maggio 2015
giorgiosquinzi_pensieroR439

Giorgio Squinzi (Infophoto)

Giorgio Squinzi ha riaperto il dibattito sulla necessità di regole che diano più peso e importanza alla contrattazione aziendale. Il commento di GIUSEPPE SABELLA

Più o meno in modo unanime, tutti gli organi di informazione hanno ripreso e commentato le dichiarazioni di questi giorni del Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi che – nel suo discorso all’assemblea annuale privata degli industriali – ha detto: “Servono regole radicalmente nuove della contrattazione collettiva. Bisogna rivedere il modello contrattuale per assicurare la certezza dei costi, la non sovrapponibilità dei livelli di contrattazione e legare strettamente retribuzioni e produttività”.

Il dialogo sociale tra le parti sta entrando nel vivo, le dichiarazioni di Squinzi non sono certamente una sorpresa, anche nel merito. E naturalmente nessuna sorpresa nemmeno nella reazione delle sigle sindacali: Cisl e Uil sono parse molto in linea con le parole di Squinzi. Ci ha pensato il solito Maurizio Landini ad agitare un po’ le acque: “Dopo cinque anni passa la linea della Fiat. Con l’introduzione del salario minimo legale e la legge sulla rappresentanza che ha in mente il governo Renzi il disegno sarà completato: fine del contratto nazionale”.

Al di là di equilibri tra il livello nazionale e quello aziendale/territoriale che il nuovo modello contrattuale definirà, sono due i punti che rilevano in questo tema.

1) È chiaro – lo diciamo da tempo – che la direzione della contrattazione sarà più decentrata, il baricentro della contrattazione si muoverà verso il basso; le aziende che chiedono di poter contrattare direttamente devono poter essere nella condizione di poterlo fare al meglio. Ma, a parte il fatto che la contrattazione aziendale – che non è un’invenzione di Marchionne – è una prassi che ha una sua storia significativa in Italia, la cosa curiosa è che per molti questa sia oggi sinonimo di crescita della produttività e della redditività. Si da oltretutto per scontato che il sistema e gli attori (che vivono di persone) siano pronti per contrattare aziendalmente; le aziende, per esempio, lo sono molto poco. La verità è che molti settori, anche sul piano della contrattazione, hanno conosciuto poca innovazione. Quindi, o si cresce dal punto di vista della capacità contrattuale, o il livello aziendale – dove gli attori sono meno pronti rispetto a quello nazionale – più che produttività crescerà conflitti. In sintesi, il bisogno reale è quello di un ammodernamento del sindacato, anche nei suoi settori e nelle sue federazioni (che sono appunto i soggetti protagonisti della contrattazione).

2) Landini vede bene quando illustra le intenzioni del governo: legge sulla rappresentanza e salario minimo. Per quanto riguarda il primo punto una legge pare inevitabile – lo stesso Landini fino a pochi mesi fa addirittura la chiedeva. A distanza di quasi un anno e mezzo dall’intesa sulla rappresentanza e la rappresentatività – che ne ha definito i criteri – siamo sostanzialmente allo stesso punto. Quindi, non si può chiedere autonomia quando non si è capaci di darsi delle regole e rispettarle. È chiaro che una legge che regoli i criteri della rappresentanza è – come ripete qualcuno – una sconfitta per l’autonomia delle parti sociali, ma data l’incapacità di queste di accordarsi, la legge pare l’unica soluzione per definire criteri di esigibilità degli accordi e chi può rappresentare chi. Per quanto riguarda invece il secondo punto, il salario minimo, il Jobs Act ne prevede un’introduzione limitata e sperimentale. Certo, la novità è importante, e la direzione pare irreversibile. Non ci sono dubbi che ciò ridurrà il potere del sindacato a livello nazionale, cosa che appunto non piace a Landini. Tutto va tuttavia nella direzione del contenimento del conflitto.

Curioso però che, ancora una volta, ci troviamo a discutere di produttività solamente in relazione alle regole del lavoro. Per carità, le regole – se non sono buone – fanno danni. Ma se, per esempio, pensiamo non tanto al nostro costo del lavoro, che è in linea con la media europea, ma al costo del lavoro rapportato all’unità di prodotto (clup), ci accorgiamo che la Germania ha un clup inferiore a quello italiano del 40% e Francia e Inghilterra del 30%. 

Cosa significa? Che il loro sistema produttivo si è innovato. Il nostro, come ricordato di recente da Ignazio Visco, è fermo ai vecchi modi di produrre. La scarsa innovazione è il problema vero del nostro Paese ed è la ragione del nanismo delle nostre imprese, cosa che in tempo di economia globale rischiamo di pagare a caro prezzo. Il salto decisivo che è chiesto al nostro sistema economico è quello della sua cellula fondante, ovvero l’impresa. Ma l’impresa non è l’imprenditore, l’impresa è un sistema organizzato dove il capitale umano deve crescere: ecco la vera sfida del nostro Paese oggi.

 

In collaborazione con www.think-in.it

Tags: Giorgio Squinzi

Ti potrebbe interessare anche

Ultime notizie di Lavoro

Ultime notizie

Gli archivi del canale di Lavoro

ilSussidiario.net

il Quotidiano Approfondito con le ultime news online

  • Privacy e Cookies Policy
  • Aiuto
  • Redazione
  • Chi siamo
  • Pubblicità
  • Whistleblowing
  • MOG 231/2001
  • Feed Rss
  • Tags

P.IVA: 06859710961

  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Accedi

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net