Romano Prodi "benedice" il Governo Pd-M5s: "Conte mio erede... Serve Ministro dell'Immigrazione". Patrimoniale contro la Flat Tax
PRODI RILANCIA SULLA PATRIMONIALE “CHI HA DI PIÙ, PAGHI DI PIÙ”
L’ex Presidente della Commissione Ue Romano Prodi illustra poi il suo vero erede che può e potrà essere nient’altro che Giuseppe Conte, con buona pace di Renzi, Zingaretti e dei vari big del Partito Democratico: «Uno è sempre contento di avere degli eredi, bisogna vedere cosa gli si lascia […] La situazione è totalmente diversa dai miei tempi. Noi abbiamo vinto con una coalizione organizzata, oggi con l’attuale legge elettorale non si vince mai. Conte sta facendo un esercizio complicato, ma è troppo presto per vederne le conseguenze». In merito al Governo che sta per nascere, nonostante tutte le fatiche l’augurio di Prodi – sempre in ottica anti-sovranismo – è che possa portare lontano: «Un primo accorpamento Lega-Cinquestelle, è stato un matrimonio un po’ tribolato, è durato 14 mesi, adesso c’è una faticosa ma interessante proposta targata M5s-Pd, mi auguro costruttiva. Auguro a Conte di durare più di Prodi». Particolarmente importante il passaggio infine sui temi economici: l’ex Premier e forse prossimo candidato al posto di Mattarella, oltre a stilare una lista di priorità di riforme («redistribuzione del reddito, ambiente, sicurezza, salute e welfare»), attacca duramente la Flat Tax della Lega e contrappone il cavallo di battaglia della sinistra in Italia «Flat tax è una porcheria, non è giusto che uno che guadagna 30mila euro all’anno abbia la stessa aliquota di chi ne guadagna 100mila». Per Romano Prodi serve «una giustizia redistributiva per cui chi ha di più paghi di più»: ovvero l’anticamera, nei fatti, della patrimoniale.
