Angelus Papa Francesco, video Epifania 2020/ Omelia Santa Messa: “la via dei Re Magi”

Angelus Epifania 2020, Papa Francesco celebra l'Adorazione dei Re Magi: video streaming, omelia Santa Messa e testo “il ritorno per un'altra via"

«Celebriamo la solennità dell’Epifania, nel ricordo dei Magi venuti dall’Oriente a Betlemme, seguendo la stella, per far visita al neonato Messia», così Papa Francesco ha esclamato da Piazza San Pietro prima della recita dell’Angelus nel giorno dell’Epifania, a conclusione delle celebrazioni liturgiche legate al Natale del Signore. L’esempio dei Re Magi, come illustrato anche nella Santa Messa delle ore 10, è il faro per tutta la cristianità nel giorno della Festa per l’Adorazione a Betlemme: «quando finalmente giungono alla loro meta, si prostrano davanti al Bambino, lo adorano, gli offrono i loro doni preziosi. Dopo di che si rimettono in cammino senza indugio per tornare nella loro terra. Ma quell’incontro con il Bambino li ha cambiati. L’ incontro con Gesù non trattiene i Magi, anzi, infonde in loro una nuova spinta per ritornare al loro paese, per raccontare ciò che hanno visto e la gioia che hanno provato. In questo c’è una dimostrazione dello stile di Dio, del suo modo di manifestarsi nella storia. L’esperienza di Dio non ci blocca, ma ci libera». Un incontro che non “conclude” la storia e l’impegno dell’uomo, ma che lo spalanca davanti all’intera complessità della realtà: come ripete Papa Francesco, i Re Magi dopo Betlemme non sono gli stessi di prima, «Ogni esperienza di incontro con Gesù ci induce ad intraprendere vie diverse, perché da Lui proviene una forza buona che risana il cuore e ci distacca dal male». Dentro a quel passaggio del Vangelo di Matteo sull’Epifania «tornarono al proprio paese ma per un’altra via», esprime sia la volontà dell’evangelista di far capire come i Re Magi non siano poi tornati da Erode per avvisarlo della nascita di Gesù, ma anche un preciso intento educativo «C’è una dinamica sapiente tra continuità e novità: si ritorna “al proprio paese”, ma “per un’altra via”. Questo indica che siamo noi a dover cambiare, a trasformare il nostro modo di vivere pur nell’ambiente di sempre, a modificare i criteri di giudizio sulla realtà che ci circonda. Ecco la differenza tra il vero Dio e gli idoli traditori, come il denaro, il potere, il successo…», conclude il Santo Padre nell’Angelus (qui il testo integrale)