Gerry Scotti e il suo rapporto con i soldi prima del debutto: stasera torna su Canale 5 “Chi vuol essere milionario?”.
Gerry Scotti e il suo rapporto con i soldi
Gerry Scotti poi, ammette di non essere ferrato nella musica lirica. “Sono nato in una famiglia con papà operaio e nonno contadino, mentirei se dicessi che sono cresciuto a “pane e Traviata””. Nelle interviste però, non c’è un tema che preferirebbe “switchare”: “No, non è mia abitudine chiedere prima le domande ai giornalisti”. L’intervista di TV Sorrisi e Canzoni, verte poi interamente sul denaro, argomento “cardine” del suo show: “I soldi sono tutto, ma in fondo sono niente. Qual è il mio primo ricordo legato ai soldi? Mio nonno che negli Anni 60 mi mandava dal tabaccaio a comprare le sigarette Nazionali sfuse, quelle che si mettevano nella bustina bianca. Mi dava 20, 30, 50 lire, facendo sempre in modo che avessi un po’ di resto per comprare un ghiacciolo o una pallina di gelato fuori dall’oratorio”. E sulla famosa “paghetta” che i figli ricevono, afferma: “Non si usava a casa mia. Io le cose ho sempre dovuto sudarmele, meritarmele, non ho mai avuto una paghetta “ciclica”, settimanale o mensile. E non l’ho data neanche a mio figlio Edoardo, che è cresciuto negli agi e ha sempre avuto tutto quello che desiderava. Però gli ho posto dei freni: hai ricevuto la tavola da surf per il compleanno a marzo? Bene, adesso fino a luglio non chiedermi più niente”.
