Rocco Tanica e il caso Alastair Stewart: “Perché il politicamente corretto è un tumore”. L'ex componente del gruppo Elio e le Storie Tese: “Se una frase non vi piace è razzista!”
ROCCO TANICA SU CASO ALASTAIR STEWART “PERCHÉ IL POLITICAMENTE CORRETTO È UN TUMORE”
In quell’occasione però nessuno urlò allo scandalo e chiese la “testa” di Alastair Stewart, dandogli del razzista. «L’ambientalista, che i più definirebbero bianco, a suo tempo se n’era bellamente fot*uto». Invece Martin Shapland «ritiene che la parola “scimmia” presente nel testo citato sia un insulto razzista che lo riguarda direttamente essendo nero», scrive Rocco Tanica. Nel tweet definisce parla di «reazione dei paladini del tumorale “politicamente corretto”». Sono per lui coloro che «leggono un’offesa razzista, omofobica, gratuita in qualsiasi affermazione che non rientri nel registro di quelle ritenute da loro accettabili (e non importa il contesto, il precedente, la natura del dibattito, la credibilità e il curriculum etico-professionale delle persone coinvolte». Alla fine Alastair Stewart si è dovuto comunque diimettere dopo 44 anni di servizio. E questo anche perché non ha voluto «chiedere scusa per un’offesa che non ha mai pronunciato». D’altro canto Shapland si è detto «dispiaciuto per le dimensioni assunte dal caso».
Perché il ‘politicamente corretto’ è un tumore, e perché gli aggrediti vengono trattati da aggressori. https://t.co/TQgJSpMwhP pic.twitter.com/rHc9HXHg4s
— Rocco Tanica (@rocco_tanica) January 30, 2020
