Omicidio Angela Maria Corona, la svolta: i pm hanno arrestato la nipote della vittima e due sicari. Alla base dell'omicidio, una lite in ambito famigliare
OMICIDIO ANGELA MARIA CORONA: LA SCOMPARSA POI LA SCOPERTA DEL CADAVERE
Un piano che purtroppo è andato a buon fine, ma che è stato fortunatamente scoperto nel giro di otto giorni, dopo che il corpo della povera 47enne è stato dilaniato da alcuni animali selvatici, molto probabilmente dei cinghiali, attratti dall’odore della carne nelle campagne palermitane, precisamente nelle sterpaglie lungo la strada provinciale 16 che collega il comune di Bagheria a quello di Casteldaccia. Una volta scoperto il cadavere la vicenda era sembrata un vero e proprio rebus per gli inquirenti, anche perchè la vittima non aveva precedenti, ed era una “semplice” addetta alle pulizie di uno studio professionale, scomparsa qualche giorno prima del macabro ritrovamento dalla sua abitazione a Bagheria. Erano così scattate le ricerche a seguito della denuncia del compagno della donna, quando è poi stato scoperto il cadavere. Stando a quanto scrive l’agenzia Adnkronos, alla base dell’omicidio vi sarebbe una semplice lite familiare scoppiata per futili motivi. Le tre persone sono state arrestate.
