Vanessa e Greta: "Aisha Silvia Romano come noi", il messaggio delle due giovani cooperanti lombarde che furono rapite in Siria nel 2014.
La liberazione di Silvia Romano rievoca la vicenda di queste altre due cooperanti lombarde. Greta e Vanessa sono ancora amiche: a caldo la prima dichiarò che non sarebbe più tornata in Siria, la seconda invece espresse il desiderio di tornarci anche se per ora non lo ha ancora fatto e d’altronde come già accennato sta comunque spendendo la vita al servizio degli altri.
“Vanessa è felice, sia lei che Greta hanno vissuto questa storia di Silvia come se fosse la loro – racconta il padre di Vanessa -. Da una parte risveglia dei traumi. Dall’altra è una grande gioia”. Vanessa e Greta hanno un pensiero condiviso su Silvia Romano: “La libertà di chi vive per aiutare gli altri è il regalo più bello che esista. Il nostro abbraccio a Silvia, una come noi“. Vanessa studia mediazione linguistica e culturale, Greta invece Scienze infermieristiche. Entrambe hanno scelto il silenzio mediatico, ma papà Marzullo conferma che si vedono e sentono ancora.
VANESSA E GRETA: IL MESSAGGIO PER SILVIA ROMANO
Dopo cinque mesi e mezzo nelle mani dei guerriglieri di al-Nusra ad Aleppo, dopo le polemiche seguite alla loro liberazione, Vanessa e Greta hanno provato a dimenticare. Silvana Alberio, sindaco di Gavirate, commenta: “Ho il ricordo di una ragazza dolce e determinata. In paese Greta si vede poco, mi dicono che è in giro per motivi di studio”.
Sia Vanessa sia Greta sono state sostenute da specialisti ma – afferma chi sta loro vicino – “sono due ragazze determinate, non hanno abbandonato il volontariato, il voler fare del bene per la gente che soffre“. Un percorso iniziato insieme: si conoscono in Croce Rossa, le avvicina il progetto “Assistenza sanitaria in Siria”, collettore di onlus e associazioni impegnate nell’aiuto per Aleppo.
Nei territori martoriati dalla guerra le due cooperanti arrivano però con una Ong non riconosciuta dal Ministero degli Esteri e questo fu un tema particolarmente caldo quando si discuteva sulle due “incoscienti” da salvare. Hanno vissuto anche un periodo in comune in Inghilterra per studio, dopo essere tornate sane e salve dalla Siria. Una cosa di certo non è cambiata: il desiderio di fare del bene per gli altri.
